«Per le note vicende interne alla maggioranza ho rassegnato le mie dimissioni. La Legge assegna 20 giorni per eventualmente ritirarle prima della definitiva cessazione dalla carica. La parte della maggioranza che ha chiesto “visibilità” conosce perfettamente le condizioni – da me personalmente comunicate – con cui è possibile proseguire il percorso avviato a giugno o interromperlo. Tali condizioni, chiare ed equilibrate, non sono oltremodo negoziabili e non hanno dunque bisogno di ulteriori sollecitazioni o manovre di pressione».
Queste parole, comparse sul profilo Facebook di Silvio Sasso, sindaco di Sessa Aurunca, molto probabilmente segnano dunque la fine dell’Amministrazione Sasso poco più di sette mesi dopo la sua elezione avvenuta lo scorso giugno.
Lo scorso giugno, in seguito al ballottaggio, Sasso aveva ottenuto 5.266 voti, pari al 50,62%, mentre il sindaco uscente Luigi Tommasino si era fermato a 5.138, pari al 49,38%. Solo 128, dunque, i voti di differenza tra i due candidati. Una manciata di preferenze che ha tenuto sospeso il risultato finale sino allo scrutinio di tutte le schede e ai risultati di tutti i 32 seggi elettorali.