Bella l’iniziativa di ieri per abbellire la strada principale di Casale di Carinola, che ospitava la processione del Corpus Domini 2016: un’infiorata, frutto dell’impegno di molti ragazzi casalesi che, sviluppando e ampliando quanto già fatto lo scorso anno in cui ci si limitò ad un unico disegno di fronte al Monumento ai Caduti, hanno formato una sorta di tappeto floreale per il primo tratto, dalla chiesa madre parrocchiale al Monumento ai Caduti, appunto, sede di un altarino dedicato all’adorazione del Santissimo, portato in processione.
Tutti naturali sono gli “ingredienti” usati, come giustamente fa notare un amico di Casanova, sede di una delle più belle Infiorate della zona: fondi usati di caffè, a delimitare i contorni di ogni disegno, e fiori.
Il “Corpus Domini”, una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, rievoca, in forma meno accentuata, la liturgia della Messa In Coena Domini del Giovedì Santo, istituita l’8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla “Transiturus de hoc mundo” in seguito al miracolo di Bolsena (secondo la tradizione, sarebbe avvenuto nel 1263 nell’omonima cittadina in provincia di Viterbo: durante la celebrazione della messa, l’ostia consacrata avrebbe sanguinato).
Tradizionalmente, la maggior parte dei cittadini di Casale usa ornare le proprie finestre o balconi, con il più bel lenzuolo o coperta; il perché di tale usanza si è ormai perso nei cassetti della memoria (si vuole forse intendere che l'”anima” di quella casa è immacolata come quel drappo che si espone? O forse che la bellezza di quel capo prezioso la si può trovare negli abitanti di quella casa?). Inoltre, lungo le strade percorse dalla processione sono posti fiori ed abbellimenti vari.
Ecco il perché della partecipazione tanto sentita che, con soddisfazione di tutti, si estende sempre più alle giovani generazioni. Ci corre, però, l’obbligo di notare l’assenza di ogni istituzione amministrativo-militare nella processione casalese, mentre in altre parti del Comune questa presenza non è mancata, nonostante l’autorizzazione per il blocco della strada sia stata correttamente inoltrata. È lo stesso parroco don Luciano Marotta, in un post sul suo profilo Facebook dai toni pacati ma velatamente polemici, a sottolinearlo:
[quote font=”georgia” font_style=”italic” bcolor=”#dd3333″]Sono strafelice per come le comunità di Ventaroli, San Donato e Casale, ognuno con i propri talenti e forze hanno onorato il Santissimo Sacramento… e questo è un segno della fede della nostra gente… Ma una domanda nasce spontanea: come mai in questi paesi niente autorità civili e militari per la processione? Tutti a Nocelleto! Capito? Suggerisco ai prossimi amministratori: fate attenzione, alternatevi in tutti paesi del Comune (lo so che questo al Signore non interessa però per la gente può essere un segno di attenzione e di vicinanza). Scusate per lo sfogo, ma era troppo evidente. Comunque noi abbiamo pregato anche senza di loro.
Buonanotte[/quote]
—–
5 thoughts on “Casale di Carinola: Infiorata per il Corpus Domini”
DON LUCIANO E MEGLIO CHE NON C ERA NESSUN POLITICO ALLA PROCESSIONE MA E MOLTO MEGLIO SE NON SI FAREBBERO PROPRIO VEDERE, PERCHE PENSO CHE PURE I SANTI SI ARRABBIEREBBERO.
Il significato di coperte e lenzuola esposte ai balconi lungo il percorso processionale (peraltro non solo casalese, ma abbastanza tipico nella maggior parte dei borghi italiani, proprio come l’usanza degli altarini e dell’accompagnamento dei bambini neo-comunicati) credo sia semplicemente un atto di ossequio, senza spiegazioni troppo astruse. Il fine è di creare una sorta di “tappeto in verticale”, perpendicolare a quello orizzontale di fiori, affinché il passaggio di Gesù Eucaristia addirittura tra le torbide strade delle nostre vicende quotidiane, un evento straordinariamente potente per ogni cristiano, sia incorniciato dagli oggetti più belli e preziosi che abbiamo. Un sudario collettivo, che ogni fedele offre al suo corpo per avvolgerlo spiritualmente e omaggiarlo, a ulteriore conferma di fede nella sua presenza corporea e viva. Un “carpet” sui generis.
I politici del nostro territorio non sono degni di calpestare neanche un fiore di quelli messi dalla cittadinanza con amore e dedizione.
Dio è ovunque e accoglie tutti…quindi speriamo si facciano un esame di coscienza…hanno qualche speranza!
Grazie a Don Luciano che riesce sempre a riunire in modo esamplare il suo gregge.
oramai cà a casale sò buoni sulu chi arriva da fore, a prossima vota nun fate na infioriata iate a roma pigliate la segggia de lu ponteficie e purtatelu in processione, a pateternu a
?