Ooohhhh, finalmente! Adesso che la trasmissione della diretta RAI della S. Messa è ormai alle spalle, termina il silenzio che ci eravamo auto-imposti, non che ci fosse qualcuno a frenarci, ma qualcosa ben più importante delle pulsioni che attraversano il nostro cervello, pulsioni così veloci e quasi subliminali da assomigliare spesso all’istinto, quell’istinto che noi come esseri umani dotati di ragione (spesso, quasi sempre!) dovremmo essere in grado di dominare: quel qualcosa si chiama OPPORTUNITÀ!
Quasi un mese fa, quando da queste pagine virtuali di casaledicarinola.net è stato dato congiuntamente al sito diocesano l’annuncio ufficiale della diretta RAI della S. Messa a Casale di Carinola per il 28 febbraio, da qualche parte, e precisamente sul sito che crede di essere il portavoce ufficiale di tutti i carinolesi, si è cominciato a masticare amaro. Esageriamo? Non crediamo visto che qualcuno si è lamentato di aver saputo dell’ufficialità della Messa a Casale solo per caso ed ha apertamente rimproverato le autorità ecclesiastiche locali di non averlo informato in anticipo.
Ecco, scusandoci per questo aberrante crimine di lesa maestà – ci siamo presi l’imperdonabile libertà di scavalcare l’unico notoriamente abilitato a dare notizie “IN ESCLUSIVA” nel comune di Carinola – , diciamo con convinzione che non era il caso di principiare un articolo parlando di rospi da inghiottire e creando quasi un incidente diplomatico con l’incolpevole comunità casalese… è questione di OPPORTUNITÀ.
Così come non è stato opportuno instillare continuamente dubbi sulla paternità della scelta, operata al solo ed insindacabile giudizio dello staff RAI e precisamente di don Dino Cecconi che non crediamo debba spiegazioni a chicchessia o, peggio ancora, abbia il dovere di immischiarsi in simili polemiche e piccinerie varie, anzi ci auguriamo proprio che in RAI non abbiano letto simili schizzi di veleno che sicuramente ci avrebbero fatto fare la figura di provincialotti invidiosi gli uni degli altri.
Altro caso di scarsa OPPORTUNITÀ? È stato sicuramente quello di essersi lamentato col Sindaco di un supposto sperpero di pubblico denaro. Ora, non vogliamo certo vestire i panni degli avvocati difensori di quest’Amministrazione, per carità, le cui mancanze evidenziamo senza nessuno sconto da quando questo sito è nato, però anche stavolta era meglio tacere per due concreti ordini di motivi:
1. I soldi spesi per un bene culturale non sono mai buttati ma sono un investimento per il futuro, prova ne sia il fatto che se la strada che porta all’Episcopio di Ventaroli fosse stata approntata 10-15 anni fa quando l’Episcopio fu inserito nel…
progetto per comodità chiamato PIT Domizio, parte di una grande programmazione di recupero dei monumenti della zona del Litorale Domizio, pianificata tra il 2001 ed il 2004, su cui venne richiesto ed ottenuto il cofinanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006 […]
(Il miracolo della bellezza, articolo di Emiliano Polia pubblicato su questo sito il 4.5.2012)
… oggi staremmo a parlare di lungimiranza amministrativa di illuminati politici, e invece sembra di sentire l’ex-ministro Giulio Tremonti e il suo famigerato «Con la Cultura non si mangia!».
2. Ma poi, tra gli amministratori (anni 2003-2008) non c’era forse chi oggi si lamenta, chi adesso si erge a paladino di supposti e vituperati (chissà poi da chi!) interessi ventarolesi? Adesso si dirà che vi fu una variante che in pratica stravolse il progetto originario e infatti la strada fu realizzata con una Giunta di diverso colore, però l’atteggiamento riottoso e apparentemente costruttivo di oggi stride con la fervida opposizione di ieri. Ma allora di cosa vogliamo parlare? Perché si ha il coraggio di protestare?
Per chiudere il capitolo riservato alla scarsa OPPORTUNITÀ, parliamo di un termine usato ossessivamente per titolare dopo l’ufficialità comunicata dalla RAI, dalla Diocesi e da casaledicarinola.net: si è parlato insistentemente di dirottamento una parola bruttissima, che presuppone un’intenzione fraudolenta o, come ha detto Gina una nostra lettrice, un’azione criminosa: recita una vecchia massima che La penna ne ferisce più della spada ed evidentemente Gina si è sentita ferita, vogliamo darle torto? Il suo articolo, intempestivo magari ma giustificatissimo dalla violenza verbale usata altrove, è sostanzialmente da condividere anche da noi.
A proposito, anche noi abbiamo un piccolo mea culpa da recitare: quel nostro “(non all’Episcopio)” nel titolo dell’articolo che annunciava la Messa a Casale, che magari sembrava essere un po’ irridente nei confronti della perla delle opere d’arte carinolesi, era dettato dall’esigenza di smentire una vera e propria fola che era stata diffusa indovinate da chi? Ma è chiaro dalla “bibbia” dei siti carinolesi che con un altro esempio di poca OPPORTUNITÀ aveva quasi convinto tutti che il 28 febbraio la Messa ci sarebbe stata nella basilica paleocristiana di S. Maria in Foro Claudio: a quel punto è chiaro che quella decisione non in linea con quanto annunciato sia stata vissuta quasi come uno scippo! In ogni caso se quella nostra titolazione ha urtato la sensibilità di chicchessia ce ne scusiamo convintamente, ma solo chi è irragionevolmente ultra-campanilista, atteggiamento gretto e di cui diffidare, può non credere che i primi a tifare per l’Episcopio eravamo e siamo noi e ogni amante delle cose belle e dall’evidente e millenario valore storico.
Dopo la violenza verbale, i dubbi continuamente instillati da chi presume troppo di sé, aizzato forse anche da qualcun altro nell’ombra, passiamo alle vere e proprie bugie che sono state riferite sulla strada che dall’Appia porta all’Episcopio: a voler essere generosi potremmo definirle omissioni della verità ma la sostanza cambia ben poco. Si è spesso ripetuto che il percorso sarebbe pronto sin da qualche settimana e che ormai la strada era stata allargata a sufficienza: beh, non è vero! La strada non è stata ALLARGATA ma semplicemente RIPULITA, differenza questa che è sostanziale se si pensa che è stato conservato lo status quo, con la ripulitura dei rovi e delle erbacce accumulate negli anni, ma che in fin dei conti per operare un corretto allargamento si dovrebbe procedere con un esproprio per pubblica utilità, strumento a disposizione di ogni Comune, che permetterebbe di creare un fosso di scolo laterale dopo aver correttamente asfaltato (basterebbe un metro a destra e uno a sinistra). Si sarebbe più opportunamente dovuto dire che le dimensioni della carreggiata percorribile non sono la risultante di una perfetta media matematica tra il punto più largo e quello più stretto, magari così facendo si otterrebbe quella tanto decantata misura – 4-5 metri -, ma ci sono punti in cui la larghezza supera a malapena i 3 metri …
In effetti c’è stato un punto in cui si è allargata la sede stradale CON IL CONSENSO DELLA PROPRIETARIA DEL FONDO, una signora residente a Formia: si è addolcita la spigolosità di una curva che, essendo quasi ad angolo retto, sarebbe stata un ostacolo insormontabile per un mezzo pesante e non avrebbe permesso di proseguire. In ogni caso quanti sono stati 3 – 4 metri? MA SONO GLI UNICI!
Nonostante ciò l’equipe RAI ha in animo di organizzare un evento in diretta dalla basilica di S. Maria in Foro Claudio per luglio, in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si terrà a Cracovia: certo i dettagli devono essere ancora definiti, e infatti non si può dare ancora l’ufficialità di una notizia simile, ma la volontà è ferma ed è lo stesso don Dino Cecconi a confermarcelo:
]Il problema INSUPERABILE stava nella non-disponibilità di quel passaggio un mese fa, quando la RAI doveva decidere la propria programmazione, e un palinsesto TV non si fa negli ultimi tre o quattro giorni. Abbiamo pensato a un Piano B ma in futuro… I tecnici del mio staff, che hanno percorso a piedi e misurato tutta la strada, hanno confermato che in effetti in alcuni punti ci sarà il pericolo di raschiare la vernice dei camion ma dovremmo passare… a fatica ma ce la faremo!
… ecco perché i lavori fatti per quella strada non saranno inutili, anzi, e lo ribadiamo con forza, invitiamo l’Amministrazione a continuare, incurante delle critiche di chi non fa altro che parlare, sparlare e rimestare nel torbido, soprattutto perché, in una stagione elettorale come quella che Carinola si appresta a vivere, è più che mai opportuno ricordare ciò che Alcide De Gasperi amava ripetere e cioè che «Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle future generazioni»: ecco facendo le debite proporzioni, questo ci aspettiamo dai nostri Amministratori! Ce lo saremmo aspettati già quindici anni fa ma ogni protesta contro chi cerca di correggersi ci sembra grossolanamente fuori luogo.
Insomma tra illazioni totali e parziali bugie si è rischiato di rovinare una cosa bellissima e per molti versi storica per tutta la comunità carinolese di cui Casale è solo una parte: ah se si apprezzasse di più il valore del silenzio!
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La redazione di casaledicarinola.net *
* (la concorrenza come spesso e sprezzantemente siamo stati chiamati… peccato che noi non ci sentiamo la concorrenza di nessuno ma solo un’altra voce a disposizione dei carinolesi)
12 thoughts on “La Messa è finita. Ora si può, anzi SI DEVE!”
Finalmente un po’ di chiarezza su una vicenda che frettolosamente e grossolanamente è stata etichettata da qualcuno come “questione politica”, inducendo addirittura a non seguire la diretta per boicottarla. NON HO PAROLE!
Ho sentito che anche le buone, se non ottime, condizioni della struttura sono state decisive per la scelta della chiesa di Casale, quindi un plauso andrebbe anche a chi con i suoi soldi ha consentito i restauri e quindi al fu dott. Ermanno Trabucco, al popolo di Casale, e a chi queste offerte ha saputo raccogliere, cioè il parroco di Casale don Luciano Marotta.
Il fu dottore Trabucco, pace all’anima sua, non ha spontaneamente elargito ma con una precisa finalità: “santificare”, oserei dire, esagerando ironicamente, il canonico zio. Quanta generosità! Il plauso dovrebbe andare alla comunità tutta: è questa la vera Chiesa, non quella fatta di pietre, mattoni, cemento, altare, vetrate e affreschi finanziati da chi era mosso da scopi personali. Mettiamo i puntini sulle i…
fare una cospicua donazione anche per ricordare un persona cara in quel di Casale è diventata una colpa ? ma do su natu. faccio fatica nel riconoscermi in qualche compaesano….. grazie Dott. Trabucco non solo per la donazione ma anche per il lustro che è riuscito ha portare al nostro piccolo ma sembre bel paese.
Ma io poi vorrei dire a questi “illuminati” che si scandalizzano tanto per i soldi donati dal dott. Ermanno Trabucco e che vogliono mettere i puntini sulle “i”:
Ma senza quella donazione ci sarebbe stata la possibilità di sentire la storia di Antonietta Fava in mondovisione?
Il Coro di Casale avrebbe avuto la possibilità di farsi apprezzare da tutti?
Il nostro paese sarebbe stato gratificato di una diretta Rai considerando che oltre ai contenuti religiosi servono anche quelli sostanziali?
Quanta ipocrisia… Nonostante questo schifiltoso atteggiamento però sono sempre i soldi (purtroppo forse?) che fanno girare il mondo.
nessuno si scandalizza, ma se tu pensi che x far emergere il tuo bel paese occorrano soldi x acchittarlo invece di muovere qualche dito insieme, puoi anche dire che io sono ipocrita ma tu sei un veniale scansafatiche… non è con i soldi che si fa la differenza. siamo pieni di storia e bellezze paesaggistiche, ognuno nel suo piccolo può contribuire a valorizzarlo, non servono i 90,000 euro (più i nostri non dimentichiamolo!) ma la cooperazione e soprattutto il credere nella ricchezza che abbiamo.
IL DOTT.ERMANNO TRABUCCO E STATO UN LUMINARE CASALESE NEL CAMPO SCIENTIFICO-MEDICO E COSTITUISCE ,PERTANTO,UN VANTO PER TUTTO CASALE.
IL CANONICO STANINSLAO,INVECE,E STATO UN SANTO PRETE, UN CORAGGIOSO E DOTTO PENSATORE CHE HA SAPUTO COMBATTERE CONTRO LA PREPOTENZA E L’OSCURANTISMO ECCLESIALE ED UN AUTENTICO PALADINO DEI DEBOLI E DEI POVERI. COME TALE VA RICORDATO E ADDITATO COME FULGIDO ESEMPIO DI FIGLIO DI CASALE.
L’OFFERTA FATTA ALLA CHIESA DI CASALE PER RIVALUTARE QUESTA GRANDE PERSONALITA’, SECONDO ME,
HA OTTENUTO UN DUPLICE NOBILE SCOPO. DONATO IANNOTTA
NON CI CREDO !!! UN POST FIRMATO… MA ALLORA GENTE COL LE P….E ESISTE ANCORA. RENATO
che sia stato un Santo ho i miei dubbi difensore e paladino dei poveri si. però bisognerebbe anche pensare caro Prof. ai sacerdoti che continuarono a vivere nella Chiesa Cattolica la loro fede, continuarono a Casale in silenzio e senza lustro, ne coevo ne postumo.
QUESTI VANNO RICORDATI COME ESEMPLARI FIGLI DI CASALE
secondo me no… non occorreva una lezione, sappiamo chi era l’uno e chi era l’altro, qui si parla d’altro. adagiarsi sugli esiti di un finanziamento x ritenere casale scelta dalla rai significa non credere in quel che abbiamo. io non metto in dubbio che siano stati grandi personalitá ma non bisogna santificarli x questo… casale è ricco di storia e bellezza e x me merita attenzione e valorizzazione a prescindere
ma è mai possibile che per una volta che in questo paese s’è fatta na cosa bona (si dice in napoletano)
si parla, si critica, i soldi non soldi, i diavoli gli accidenti e che cazzo fatela finita, e siate orgogliosi di quel che è successo.
Ma questi intelligenti tutti a Casale dovevano nascere eppure il modo è grande.
STATEVE ZITTU NA MANI DIETRO E UNA DAVANTI STEVETE ZITTUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
nessuno ha parlato di “SANTIFICAZIONE” ma semplicemente di riconoscere e ricordare chi ha dato lustro e vanto al
nostro Casale, con il suo operato.
Che poi Casale meriti attenzionne e valorizzazione per la sua ricchezza di storia e di bellezza,penso che ,siamo tutti d’accordo!!!!(a prescindere!)
Donato Iannotta
P.S. Grazie , Renato, per gli “ATTRIBUTI” che mi riconosci…….!!!!!!!!penso di averli sempre avuti ………….fin dalla nascita , come tutti………credo!!!!!!!!!!!!!! no?????!!!!!!!! ciao.
Mio “NON” carissimo anonimo(per il semplice fatto che ti nascondi dietro l’anonimato), che preti bravi e buoni abbiano svolto il loro sacrro ministero in modo sillenzioso e con profonda fede religiosa sia prima che dopo il canonico Stanislao, debbano essere ricordati come degni e fulgidi figli di Casale da imitare,
sono d’accordissimo con te.Non ho mai pensato né detto il contrario!!d’altronde!
Per quanto attiene ,poi, al giudizio sul loro operato ,lasciamolo a DIO !!
ONORE E RISPETTO E RICONOSCENZA,DUNQUE, A TUTTI I”bravi e buoni” preti di casale! e della chiesa cattolica tutta._CIAO…?
Donato Iannotta
P.S. sarebbe proprio bello salutarti con nome e cognome!che ne dici?! pensaci!!non mi sembra tanto malvagio il mio suggerimento a te e ad altri!!!1Ciao,di nuovo.