Arriva qualche chiarimento nella vicenda della possibile (e probabile) sospensione del neo-Governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’ex sindaco di Salerno, vittorioso alle Regionali del 31 maggio, lo scorso gennaio è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio e in queste settimane dovrebbe essere sospeso dal suo incarico in virtù della legge Severino sull’ineleggibilità dei condannati.
Secondo quanto detto in Aula alla Camera dal viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ha chiarito che l’eventuale sospensione non potrà avvenire prima della proclamazione di De Luca. «È la proclamazione degli eletti a concretare l’avvio del procedimento per sospensione». Dunque, lo stop a De Luca potrà scattare solo alla prima seduta del consiglio regionale, quando il governatore potrà comunque presentare la sua Giunta.
«È la proclamazione degli eletti, debitamente ufficializzata, che viene a concretare il presupposto per il tempestivo avvio» della sospensione in base alla legge Severino, ha chiarito il viceministro. «Non vi è dubbio», ha poi puntualizzato Bubbico, che le norme della legge Severino «siano ispirate al principio della celerità dell’azione amministrativa, ovviamente una volta che si siano avverati i presupposti per l’applicazione delle misura di rigore previste. Tra tali presupposti vi è in primo luogo la proclamazione del presidente della giunta regionale da parte dell’Ufficio centrale regionale presso la Corte di appello di Napoli», che è appunto formalizzata alla prima riunione della giunta stessa.
La sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di presidente della Regione Campania potrà quindi scattare solo alla prima seduta del consiglio regionale, quando il neoeletto governatore potrà comunque presentare la propria Giunta: è quanto emerge da una risposta che Filippo Bubbico ha fornito a un’interpellanza a prima firma Paolo Russo (FI).