Carinola: anche così muore un paese…

Rientrando a casa scorgo sull’uscio della sua piccola attività un uomo, ormai anziano e stanco, assorto nei suoi pensieri. Mi accorgo che il suo morale non è dei più alti e mi viene spontaneo tendere la mano per sollevarlo, rifuggo nel più classico dire tra il serio ed il faceto: non pensateci!

L’uomo aggancia al volo la mia esortazione e di rimando mi dice ” … e già, come faccio a non pensare signor Lorenzo” , sorprendendomi per il fatto che conoscesse il mio nome pur avendo avuto con lui solo incontri limitati al buongiorno e buonasera. Mi racconta di aver ricevuto l’avviso di pagamento per la Tari per un importo di 2700 euro circa e ciò per soli 70 metri quadri della superficie del suo locale, quattro rate da circa 680 euro.

Continua, sconfortato, “a 55 anni sono stato espulso dal lavoro, per assicurarmi la pensione e poter campare mia moglie e mio figlio ho aperto questa modesta attività, come posso far fronte ad un esborso così esoso dopo che devo pagare anche il fitto dei locali, spese d’energia e tutto il resto occorrente. Signor Lorenzo come fate a non pensarci? Sto pensando di chiudere!”

Francamente rimango un attimo in stand by per riannodare i fili del discorso e per potergli dare una parola d’incoraggiamento. Non ne trovo di parole convincenti … mi lascio andare nella solita consolatoria tiritera, sperando sia per lui sollevante e dico; manco l’attività fosse locata in via Montenapoleone a Milano oppure a via Condotti a Roma. Annuisce, sconfortato: ” già…” In un paese ad economia prevalentamente agricola ma solo nel senso della poca manodopera indigena impiegata poiché il ricavato , grazie a piccoli imprenditori agricoli approda in Comuni di loro provenienza specificatamente dell’hinterland aversano e napoletano.

Un Comune: Carinola, e un paese come il nostro, Nocelleto, con un’alta percentuale di giovani che emigra, con un preoccupante ed inarrestabile calo demografico i cittadini, tartassati, sono chiamati a farsi carico degli oneri relativi al servizio in raccolta rifiuti e smaltimento in maniera davvero esagerata. Nella fattispecie della Tari è del tutto evidente l’esistenza di qualche distorsione. Il dubbio, forse neanche tanto…, risiede nel fatto che molti sono i cittadini furbi, eludono il pagamento della Tari grazie all’abbattimento previsto dal regolamento comunale perché dotati di compostiere, pur abitando in appartamenti condominiali e non avendo terreni di proprietà, dove portare il compost ottenuto (se ottenuto…): non è dato sapere, altri cittadini evadono la tassa totalmente perché non iscritti a ruolo, così si vocifera sui marciapiedi ma io non ci credo…

Mi pare di ricordare, forse mi sbaglio, che da tempo immemore non è stato fatto un accertamento a tappeto per stanare gli uni e gli altri ,cioè chi elude e chi è del tutto sconosciuto al ruolo della Tari. Tanti altri non pagano perché inefficace è l’azione esecutiva coatta.

Mentre velocemente con la mente mi soffermo su queste considerazioni, mi sforzo di cercare parole giuste per sollevare lo scoraggiato piccolissimo artigiano.Non ne trovo, mi arrampico non con uno scontato ed inutile: coraggio, non abbattetevi le cose miglioreranno.Tuttavia se fossi un amministratore comunale, oltre ad adoperami perché un accertamento Tari a tappeto si facesse per scovare elusioni ed evasioni , affinché prevalesse il sacro principio pagare tutti e nella misura giusta per pagare tutti meno, mi adopererei affinché il regolamento comunale della Tari, nei limiti della legge e se consentito, prevedesse un sostanziale abbattimento della tariffa Tari relativamente alle piccole attività artigianali e commerciali con una modesta soglia di reddito prodotto e che eroicamente ancor resistono. Le piccole attività tengono vivi i paesi, andrebbero premiate e non tartassate!

Ogni serranda che si chiude è una lacerante ferita che fa molto male al paese. Anche così muore un paese…

Lorenzo Razzino

4 thoughts on “Carinola: anche così muore un paese…

  1. Anonymous

    danno patrimoniale legalmente legalizzato dalla legge………………………….

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  2. Anonymous

    purtroppo ancora oggi esistono gli “SCERIFFI DI NOTTINGHAM” peccato ce mancano i “ROBIN HOOD”, un vero peccato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Anonymous

    LA VITA E’ UNA TASSA.
    Si pagano tasse sulla nascita e sulla morte, persino sui fiammiferi, sulla birra (oltre che su tutti gli altri alcolici), sulle scommesse ippiche e, nascoste sotto altre voci, persino sulla guerra in Etiopia del 1936.
    A gestire gran parte delle imposte dirette e indirette è l’Agenzia delle entrate che è diventata, di fatto, la più potente istituzione economica del paese, di conseguenza i danni che è in grado di provocare sono enormi, per certi aspetti sconvolgenti. La tassa più vergognoso e iniqua che esiste è la tassa sul possesso giustificata dal fatto che il possesso di un bene è indice di capacità contributiva ossia ricchezza.
    Dunque, chi può permettersi un’auto o una casa è giusto che sia soggetto a una tassazione superiore rispetto a chi, invece, non può permettersi tali beni.
    in realtà non è così: chi paga la tassa di possesso è, in realtà, già stato tassato a monte, quando ha conseguito quel maggior reddito che gli ha consentito l’acquisto del bene.
    … insomma , il nostro sistema tributario e in particolare la tassa sul possesso, non sono per niente equi ma nascondono UNA RIPETIZIONE DELLA TASSAZIONE per il solo fatto che fate girare l’economia.
    SONO DACCORDO CI VUOLE DAVVERO UN ROBIN HOOD

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