È morto l’imprenditore Pietro Pieretti che si è spento dopo una malattia fulminante all’età di 79 anni. Pieretti era titolare di una fabbrica di cioccolata sulla nazionale Appia tra Sessa Aurunca e Cascano e di un attiguo e accorsato locale che funge anche da pasticceria e caffetteria ed è meta di molti assidui frequentatori.
Originario di Casal di Principe, ha costruito la sua fortuna a Sessa Aurunca dove si era trasferito 40 anni fa, dove gestiva un laboratorio dolciario nel Corso Lucilio poco dopo palazzo Tiberio.
Questa notizia evoca ricordi riconducibili alla prima metà degli anni ’80, legati inevitabilmente proprio a quella piccola bottega-laboratorio, c’è da dire che fungeva anche da rivendita al pubblico delle innumerevoli specialità prodotte. Entrarvi era una gioia dei sensi:
l’olfatto, che in verità era già era già sollecitato abbastanza ben prima di oltrepassare la soglia d’ingresso;
la vista, che si beava della visione delle vetrine espositive molto simili a una tavola imbandita;
il gusto, il senso più stimolato in una pasticceria;
l’udito, perché quel laboratorio era un opificio di bontà in continuo movimento.
Solo per ovvi motivi d’igiene non si poteva soddisfare anche il tatto che, poverino, doveva accontentarsi (sic!) di tutto ciò che era già pre-confezionato, come per esempio i cioccolatini.
Questo era Pietro Pieretti, un imprenditore dolciario certo, ma un artigiano le cui invenzioni facevano venire l’acquolina in bocca a molti di noi studenti.