La notizia circolata in queste ore sulla stampa locale, dalla quale si apprende la morte di Singh, un cittadino di nazionalità indiana, desta una serie di preoccupazioni.
Le condizioni in cui l’associazione “L’angelo degli ultimi” ha rinvenuto il povero Singh ad inizio luglio, ci allarmano per l’eventualità di una vita umana consumatasi su luogo di lavoro e precisamente nelle campagne del casertano.
Le ustioni solari e la disidratazione riportate sul corpo del defunto al momento del ritrovamento presso la stazione di Caserta, unitamente alle informazioni riportate dallo stesso Singh nei giorni di degenza presso l’ospedale di Maddaloni, potrebbero portare alla sconvolgente conclusione che ancora una volta, per portare un pezzo di pane a casa, un lavoratore agricolo sia deceduto senza alcun diritto e senza alcuna tutela.
Singh non aveva più un permesso di soggiorno, pare non fosse più riuscito a rinnovarlo dopo essere entrato regolarmente in Italia oltre dieci anni fa.
Come Flai Cgil saremo impegnati alla ricerca della verità su un’eventuale decesso del povero Singh da ricondurre a condizioni di sfruttamento sul luogo di lavoro.
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