Dopo le esequie del PUC, l’ex PRG che è il vero strumento di indirizzo economico, politico e sociale di un Comune, avvenute nel Consiglio comunale di ieri sera e la definitiva tumulazione delle sue ceneri, eh sì perché si è proceduto a una frettolosa cremazione affinché non si possa accertare eventuali responsabilità, una domanda irrompe fragorosamente nell’aere carinolese:
No perché di fronte a un fallimento simile un amministratore dotato di buon senso, e forse anche di un po’ di vergogna, ma questa ormai sarebbe una vera e propria rarità tra i politici nostrani, dovrebbe come minimo trarne le conseguenze rassegnando quel mandato popolare ricevuto poco più di un anno fa dal corpo elettorale carinolese.
Eh sì, perché il disastro-PUC non è un semplice incidente di percorso in cui può incorrere un’Amministrazione che in altri momenti brilla. Il PUC è più del semplice voto di sfiducia per un Governo nazionale, è molto di più di una Legge di Stabilità, l’ex “Finanziaria”, che è la legge che annualmente regola la politica economica di un Esecutivo ma che però si vota una volta l’anno: il PUC è come se valesse politicamente oltre trenta Finanziarie, basti pensare che l’ultimo è stato redatto oltre trent’anni fa!
La mancata approvazione del PUC ha timbrato in maniera inequivocabile e definitiva, l’insipienza dei suoi tanti padri, anche se da qualche mese in vista dell’ingloriosa bocciatura i tanti padri si erano già prontamente dileguati, fino al punto che questo era diventato un povero orfano: ebbene è impossibile dimenticare che quest’Amministrazione ha basato gran parte della sua vittoria elettorale sulle ritenute solide fondamenta del PUC: adesso che queste fondamenta sono crollate, adesso che si è mostrato di aver tradito quella fiducia popolare, logica vorrebbe che…
Parafrasando le parole della Presidente del Consiglio comunale che ieri sera ha detto che quasi sempre cercare un colpevole in politica è una perdita di tempo, dico: è vero, non cerchiamo un colpevole, non perdiamo tempo a pettinare le bambole, ma la verità è che abbiamo già il nome della vittima… CARINOLA!!!
Il grillo parlante