Stefania Battistini e Francesca Fagnani sono le vincitrici del Premio giornalistico Matilde Serao 2023. È un’edizione particolare questa, è l’edizione del ventennale e pertanto si è decisa una doppia premiazione, così come nel 2003 quando le giornaliste Carmen Lasorella e Natalia Aspesi inaugurarono nel migliore dei modi la collana di perle che nel nome della ellenico-carinolese-napoletana Matilde Serao aggiunge oggi due gioielli come la Battistini e la Fagnani.
Sezione Esteri – Stefania Battistini «gli occhi e la voce del TG1 fra le macerie e le sofferenze delle città ucraine sotto i bombardamenti russi» (come dice Lidia Luberto sull’edizione odierna de Il Mattino) è nata a Milano il 16 aprile 1977. Laureata in Scienze della Comunicazione. Inviata già in Kurdistan e Siria, è attualmente in Ucraina per raccontare la difficile situazione della popolazione. Recentemente le è stato assegnato il Premio conferito dal presidente Volodymyr Zelensky “Per un significativo contributo personale al rafforzamento della cooperazione interstatale, al sostegno della sovranità statale e all’integrità territoriale dell’Ucraina, alla divulgazione dello Stato ucraino nel mondo”.
Sezione Costume e Società – Francesca Fagnani «un’acuta e originale indagatrice dei sentimenti anche più reconditi di uomini e donne delle istituzioni, dello spettacolo, della cultura» (a parlare è ancora Lidia Luberto che con Antonio Corribolo, presidente dell’Associazione Matilde Serao, organizza il Premio insieme a Il Mattino). Nata a Roma il 25 novembre 1976, laureata alla “Sapienza” in Lettere moderne con dottorato in filologia dantesca, è stata testimone diretta dell’attentato alle Torri Gemelle di New York. Ha collaborato con Giovanni Minoli e Michele Santoro. Ha scritto per La Repubblica sulla criminalità organizzata, e dal 2018 è conduttrice e autrice della trasmissione Belve, uno dei programmi più seguiti di Rai 2. È stata co-conduttrice di una serata di Sanremo 2023 con Amadeus.
La cerimonia di consegna del Premio, i cui dettagli saranno definiti in seguito, ci sarà martedì 27 giugno nell’accogliente scenario di Piazza Vescovado di Carinola di fronte all’ex chiesa cattedrale.
8 thoughts on “Battistini/Fagnani, una coppia per il “Serao” 2023”
Signore salvaci
tempi e soldi spesi non male ma malissimoooooooooooooooooooooo
da un articolo di Giovanni Spinoso (IL GIORNALISMO E I CONDIZIONAMENTI DEI POTERI E DELLA POLITICA).
E’ un ben dire che “i giornalisti devono essere liberi da vincoli” ed essere “i cani da guardia del potere” o – più elegantemente – avere quel ruolo di “vedetta sul ponte di comando della nave dello Stato” come scriveva Joseph Pulitzer (sul giornalismo, Bolliati Bornghieri, Torino 2010). Dunque, mai piegarsi a raccontare “verità” di comodo ad uso di poteri forti e dei partiti politici. Anche se i condizionamenti sono tali e tanti che è un’impresa difficile per molti giornalisti non dover scendere a compromessi.
Nonostante qualche mente illuminata, forse è sempre la stessa chissà, continui a gettare palate di m*** su questo premio, un giorno forse capiremo il perché, conservare la memoria di uno dei personaggi carinolesi veramente degni di essere ricordato è un’ottima cosa di cui andare fieri, tanto è vero che altre istituzioni si stanno occupando di Matilde Serao… Ma questo le piccole menti di qualche commentatore riusciranno a comprenderlo?
Matilde Serao in questo non centra nulla, da fastidio dare premi a personaggi poco liberi di opinioni etc.
Ma chi sei tu per giudicare la professionalità di gente che si fa strada nel lavoro e non è un leone da tastiera come te?
Le conosci personalmente per caso?
Ma quando la smetteremo di ergerci a giudici dell’operato altrui?
ha ragione, la vera gente che si fa strada nel lavoro è chi porta avanti una famiglia con prole, navigando quotidianamente nelle mille difficoltà della vita. Ecco in nome della grande Matilde Serao, dato un premio a questi, piuttosto che a lava cervelli del popolo italiano.
” E’ naturale che il popolo non possa far carità di denaro, al più povero di lui, non avendone ma si vedono e si sentono carità più squisite, più gentili” M. SERAO.
Altro che premi a questi signori, manca solo Bianca Berlinguer e Lucia Annunziata, altre grandi menti intellettuali italiane.