Ormai ci siamo: domani domenica 25 settembre 2022 si vota per il rinnovo del Parlamento italiano, i seggi saranno aperti dalle ore 7:00 e lo saranno fino alle 23:00. I seggi saranno aperti dalle ore 7:00 alle 23:00, si voterà quindi solo per un giorno, a differenza di quanto accaduto in tornate elettorali passate. Gli elettori del nostro comune di Carinola (che prende il nome delle due maggiori città per numero di residenti e si chiama Aversa-Mondragone) saranno chiamati a votare, per la Camera dei Deputati, nel collegio uninominale che Carinola condivide con i comuni di Caianello, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello ed Arnone, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Castel Volturno, Cellole, Cesa, Conca della Campania, Falciano del Massico, Francolise, Frignano, Galluccio, Giano Vetusto, Grazzanise, Gricignano, Lusciano, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Mondragone, Orta di Atella, Parete, Pastorano, Pietramelara, Pietravairano, Pignataro Maggiore, Presenzano, Riardo, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e Croce, San Cipriano, San Marcellino, San Pietro Infine, Sant’Arpino, Sessa Aurunca, Sparanise, Succivo, Teano, Teverola, Tora e Piccilli, Trentola Ducenta, Vairano Patenora, Villa di Briano e Villa Literno e nel collegio proporzionale di Caserta-Benevento.
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Al Senato invece il collegio uninominale è unico per tutta la provincia di Caserta, mentre per il proporzionale comprende integralmente il territorio delle province di Caserta, Avellino e Benevento e la gran parte della provincia di Salerno (137 comuni). Nell’uninominale ogni partito o lista avranno un solo candidato collegato e sarà eletto il più votato (anche per un solo voto!), mentre nel proporzionale ci saranno, per la Camera e il Senato, dei listini di candidati per ogni partito che saranno eletti in proporzione ai voti ottenuti dal singolo partito e in ordine di posizione nel listino.
Il Rosatellum è un sistema misto, c’è una parte maggioritaria e una proporzionale (244 seggi alla Camera e 122 al Senato, cioè sia alla Camera sia al Senato il 61 per cento dei membri verrà assegnato con il proporzionale.Il restante 37 per cento, poiché il 2 per cento è riservato alla circoscrizione Estero, sarà invece scelto sulla base di un sistema maggioritario uninominale a turno unico): noi esprimeremo un solo voto alla Camera e un voto al Senato (ci verranno consegnate quindi due schede). Quel voto vale sia per il collegio uninominale, per il candidato cioè che si presenta nella nostra zona, sia per il proporzionale, e quindi per il listino della o dei partiti che lo supportano.
Si può votare in tre modi differenti:
1. la cosa più semplice è votare il candidato dell’uninominale mettendo soltanto una croce sul nome e a quel punto il voto andrà anche a tutti i partiti collegati in maniera proporzionale rispetto ai voti ottenuti nel collegio (ovviamente questo è un calcolo che verrà fatto in seguito);
2. si può scegliere di votare soltanto un partito, e in quel caso il voto a quello specifico partito politico del proporzionale e automaticamente anche al candidato collegato;
3. possiamo fare anche mettere due croci sia sul nome del candidato per l’uninominale sia il simbolo del partito preferito, in modo da rendere più chiara e precisa la nostra intenzione di voto.
Si badi bene: quello che non potremo fare è votare al tempo stesso un determinato candidato per l’uninominale e un partito che non lo supporta e che si troverà in un’altra zona della scheda. Questo è quello che si chiama voto disgiunto, quello cioè che, per confonderci ancora di più le idee, è consentito nelle elezioni municipali nelle grandi città: in questo caso la scheda verrebbe annullata in fase di scrutinio.
Il Rosatellum non prevede un premio di maggioranza, quello era previsto nella legge elettorale precedentemente il cosiddetto Porcellum nel quale veniva assicurato il 54% dei seggi alla coalizione di partiti vincente, però in effetti lo prevede implicitamente perché così com’è congegnato il Rosatellum assicura oltre il 50% dei seggi alla coalizione di partiti che otterrà il 40% dei voti.
E ricordiamo che se non andiamo a votare, se deleghiamo cioè agli altri la facoltà di decidere in vece nostra, perdiamo ogni diritto di lamentarci in futuro, e noi in quanto a lamentele…
Buon voto a tutti!