C’era una volta tanto tempo fa… in effetti la storia che vi racconto non risale a tantissimo tempo fa, o forse sì? Certo è che probabilmente parte di coloro che leggeranno all’epoca non erano ancora nati. Era il 1983: dopo una visita alla Cappella di S. Maria delle Grazie, non era ancora Santuario Diocesano ovviamente, io e una mia amica stavamo risalendo la strada per tornare su viale dei Ciliegi.
Eravamo entrambi all’incirca diciottenni e incontrammo una signora non più giovanissima, a dire il vero anziana rende meglio l’idea, che evidentemente si recava a pregare. La salutammo con un semplicissimo «Buonasera!», anche se nemmeno rivolgeva lo sguardo verso di noi. A questo punto l’inattesa risposta:
Ninnì, io manco vi guardavo perché ri giuvini nun salutano mai ri viecci! COMUNQUE, GRAZIE PUR’A VUI!
Lì per lì credo che quella risposta ci abbia fatto pure piacere, gratificando e non poco il nostro ego di giovani inconsapevoli della realtà e delle più profonde implicazioni di ciò che quella dolce vecchina ci stava dicendo. Ma ripensandoci a mente fredda dopo qualche anno ci si può rendere conto quanto ciò da un lato sia normale, normalissimo e faccia parte del naturale evolversi della vita, ma dall’altro… eh bè no, dall’altro non è normale, innanzitutto perché siamo in un paesino in cui si conoscono tutti, e oggi purtroppo siamo ancor meno di allora, ma poi anche e soprattutto perché LA GENTILEZZA NON COSTA NULLA!
E pensandoci bene, come si fa a non essere gentili con la parte più saggia e dolce della nostra società, anche considerando che ormai è sempre di più la maggior parte? Come si fa a negare un semplice Ciao o Buongiorno a chi rappresenta ciò che un domani, speriamo, diventeremo tutti?
One thought on “La GENTILEZZA è gratis!”
Purtroppo è diventata cosa comune la mancanza di rispetto verso il prossimo che sia anziano o giovane. Il buon giorno è segno di rispetto ed educazione