Un’ulteriore prova di come il pugno duro attuato e non minacciato soltanto funzioni e, purtroppo, funzioni bene in Italia: 4 dipendenti dell’ASL Caserta sono tornati sulle proprie decisioni riguardo alla vaccinazione anti Covid-19.
Tutto ciò dopo che le reiterate minacce di sospensione, firmate alcune settimane fa e ancora pochi giorni fa dal direttore generale Ferdinando Russo, sono diventate esecutive. A questo punto i dipendenti in questione hanno modificato la loro posizione nei confronti della vaccinazione notificando la propria avvenuta immunizzazione di modo che decadesse il provvedimento di sospensione che prevedeva l’interruzione del pagamento degli emolumenti spettanti.
Del resto in Italia un obbligo vaccinale per il vaccino anti – Covid per gli operatori sanitari esiste già, e per il rispetto dovuto ai pazienti di normali patologie, che sempre più raramente da oltre un anno si recano in ospedale, chi vi lavora, o comunque espleti le sue funzioni nello stesso ambito sanitario, deve garantire una totale fiducia nel metodo scientifico e assicurare di poter essere vettori del virus nella maniera minore possibile.