Negli ultimi giorni un ennesimo, triste bilancio va ad acuire una situazione sociale già gravemente prostrata. Si segnala, infatti, un furto ben architettato e perfettamente portato a termine ai danni di una nostra anziana compaesana.
Intorno alle 14.30 la persona in questione è stata contattata telefonicamente da un presunto nipote, che abilmente avvisava la “nonna” dell’arrivo presso il suo domicilio di un pacco contenente prodotti informatici. Poco dopo, un’altra persona ha raggiunto telefonicamente la signora, chiedendole l’indirizzo cui consegnare il pacco e una cifra molto alta per il pagamento della merce da recapitare; se la signora si fosse rifiutata, il nipote avrebbe avuto delle conseguenze. Ebbene, questi individui sono riusciti a ottenere con l’inganno una somma considerevole, unitamente ad alcuni oggetti personali in oro e una carta di credito. Dopodiché, andati via, dopo aver consegnato un pacco bene imballato ma ovviamente vuoto, hanno esplicitamente richiesto alla signora di porre il telefono fuori posto. La famiglia ha poi richiesto l’intervento della Polizia di Sessa Aurunca, che si è celermente recata sul posto.
Un copione davvero ben architettato, ai danni di una nonna fiduciosa di star agendo con le intenzioni più pure, in vista del bene di suo nipote.
Si registra, inoltre, un tentativo di truffa telefonica ai danni di un’anziana signora di Casale, da parte di persone spacciantisi per parenti della vittima, per fortuna non condotto al termine per l’avvedutezza della nostra compaesana.
Questi dati, unitamente alla truffa attuata qualche mese fa nella vicina frazione di San Donato, al cui riguardo abbiamo già scritto, e al furto subito anche dal nostro don Luciano, devono mettere in luce la necessità di fare estremamente attenzione. I ladri, infatti, pare siano bene informati – il che farebbe pensare alla possibilità che si tratti di persone del posto – sulle vicissitudini di vita delle vittime, sulle loro famiglie e sugli orari più consoni allo svolgimento delle loro illecite attività: basti pensare all’orario pomeridiano nel quale è stata derubata la signora, allorquando la stessa si trovava in casa da sola e le nostre strade interne sono solitamente del tutto vuote; o anche all’orario di celebrazione della messa vespertina, che avrebbe garantito ai ladri di agire indisturbati in canonica.
Esortiamo, pertanto, la popolazione tutta ad agire il più possibile con passaparola per allertare soprattutto i nostri anziani a non dare ascolto a telefonate ingannevoli, a non aprire la porta a persone sconosciute in orari insoliti e a prestare in generale la massima attenzione. Queste persone sono molto abili nel circuire, soprattutto quando fanno riferimento a componenti della famiglia e in questo modo danno l’impressione di conoscere fatti veritieri, che persuadono le vittime.
Ribadiamo: prestiamo tutti la massima attenzione e diffondiamo la voce nel paese, al fine di proteggere il più possibile la nostra comunità, che ora più che mai deve essere solidale e unita.