Consueta diretta Facebook del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca nella quale ha ripreso una sua dichiarazione del giorno precedente in cui rendeva noto di aver ricevuto «la comunicazione che la fornitura di vaccini prevista per la Campania il giorno 25 gennaio è stata dimezzata, non si capisce in base a quale criterio. Abbiamo nella serata di ieri Già i ritardi dei giorni scorsi hanno prodotto una forte diminuzione nelle vaccinazioni. Questa ulteriore riduzione di consegne rischia di bloccare del tutto le somministrazioni, determinando una situazione gravissima e inaccettabile. Siamo consapevoli delle grandi difficoltà create dai forti ritardi della casa produttrice. Ma a maggior ragione è tempo di scelte chiare e oggettive. È indispensabile garantire il completamento dei richiami per i primi vaccinati. Questo può avvenire solo sulla base di un unico criterio oggettivo: un vaccino per ogni cittadino, operando già in questa fase un riequilibrio rispetto alla prima distribuzione di vaccini avvenuta sulla base di criteri fortemente sperequati. Invito il commissario Arcuri a procedere sulla base di una linea di equità e oggettività assoluta, a tutela dei nostri concittadini e nel rispetto di uno sforzo organizzativo enorme compiuto dalla Regione Campania, e che non può essere vanificato. Siamo pronti, in caso contrario, a tutelarci in ogni sede».
Sulle scuole De Luca stigmatizza la recentissima sentenza del TAR che ha imposto la riapertura ben prima di quanto originariamente previsto da un’Ordinanza regionale «Abbiamo deciso di riaprire sulla base dell’epidemia, così si ragiona tra persone serie. Avevamo l’obiettivo di scavallare il mese di gennaio per verificare se l’epidemia dopo Natale e Capodanno riprendeva. Comunque, siamo arrivati a raggiungere il nostro obiettivo. Il 25 dovrebbero riaprire le scuole primarie, poi dal 1 febbraio cominciano le attività nelle secondarie», ma soprattutto critica l’atteggiamento di chi ha promosso il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale aggiungendo che «Chi fa i ricorsi li fa prescindendo completamente dall’epidemia, come se non esistesse. Considero sconcertante il non tenere in considerazione i due elementi: riprendere la scuola in presenza e garantire la sicurezza. Dobbiamo controllare che nelle scuole non ci siano focolai». Nel confermare la ripresa in presenza dal 1 febbraio per le superiori, rammenta che «Abbiamo raggiunto un accordo con i medici di medicina generale per fare i tamponi antigenici al personale scolastico delle superiori. Così potremo riaprire in una condizione di maggiore serenità. Questo il lavoro che stiamo facendo».
Infine, per quanto riguarda i dati sui contagi, questi evidenziano un «Tasso di positivi che oscilla tra il 7 e l’8% rispetto ai tamponi, 14-15mila al giorno. Per avere una situazione di tranquillità dobbiamo scendere al 5%. La Campania è in zona gialla. Non si sarebbe detto, pensando alle tante, troppe campagne di sciacallaggio mediatico di questi mesi. Dobbiamo essere più attenti degli altri perché abbiamo tra i 900 ed i 1200 positivi al giorno. Ma dobbiamo essere attenti, più degli altri».