Anche in questo 2020 segnato dalla durissima prova della pandemia Covid-19, Carmine Andolfi ci delizia con il “suo” Presepe, e lo fa nel solito suggestivo palcoscenico del nostro Santuario Diocesano di S. Maria delle Grazie, il luogo forse più indicato per celebrare la Sacra Famiglia considerando il titolo che vuole la Vergine lì venerata “Aiuto e Sostegno della Famiglia”.
La Natività è stata realizzata proprio al di sopra della botola del sottostante cimitero in uso fino al XIX secolo con le cosiddette “sepolture a scolatoio”, uno di quei luoghi anche noti come terresante o colatoi a seduta che stringenti misure igieniche fecero cadere in disuso. La struttura è in legno con copertura in tegole, o meglio “a cupiegli” antichi.
Quest’anno ci piace sottolineare la collaborazione di Tonino Feola, occasionale se vogliamo ma preziosissima.
Ricordare e ricostruire la Natività è sempre bello, ricordare che nonostante tutto anche quest’anno Gesù Bambino viene in mezzo a noi è bellissimo.