Nella sua ormai quasi fissa partecipazione settimanale al programma RAI “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, il presidente della Campania Vincenzo De Luca si fa interprete di un pensiero comune a quasi tutti noi campani sin da domenica, da quando cioè l’Italia è stata nuovamente suddivisa in fasce e quasi tutte le Regioni sono state promosse in “fascia gialla”, quasi come se tutto il nostro Paese stesse partecipando a un’immensa corsa a premi dove chi conta o vale di più viene promosso anche a costo di ignorare l’evidenza.
Siamo quasi certi che venga invitato per aumentare l’audience per i suoi show mediatici ma spesso solleva verità che non meritano certo di cadere nel dimenticatoio, infatti tra le tante cose che ha detto De Luca ha affrontato il dominante colore giallo che caratterizza quasi tutta la Penisola, eccezion fatta per alcune Regioni che “chiaramente” sono la pecora nera della nostra Nazione:
«Abbiamo avuto l’uso di uno strumento tecnico, l’algoritmo, per decidere il colore delle varie Regioni. Questo algoritmo è diventato a un certo punto come la cosa in sé di Kant, un inconoscibile, nessuno sa cosa sia. Ci sono regioni importanti del Nord che sono in zona gialla e hanno una situazione drammatica dal punto di vista delle terapie intensive e del livello di contagiosità. Allora significa che l’algoritmo non ha funzionato e non funziona». Tanto è vero che, sempre secondo Vincenzo De Luca, quella cartina dell’Italia con le regioni di diverso colore «È una grande marchetta, è meglio toglierla di mezzo».
Non lo dice esplicitamente ma l’allusione a Lombardia e Veneto è piuttosto evidente. Abbiamo già sentito i soliti scaricabarile all’italiana («Del resto la Zona Gialla è una decisione del Governo», Luca Zaia presidente del Veneto), tendenti a mettere le mani avanti cercando come al solito il consenso della gente, pratica vergognosa in periodo d’emergenza sanitaria. Vogliamo solo ricordare che la legge prevede per i Presidenti delle Regioni la possibilità di decisioni unilaterali ulteriormente aggravanti, quindi ci si può autoproclamare Zona Arancione o Rossa sin da subito e non solo dopo aver visto l’effetto che fa.
Peccato che uno statista come Angela Merkel stia solo in Germania, se questo è il modo di gestire una fase pandemica!