Con la bocciatura dei primi due punti all’ordine del giorno, bilancio triennale dei lavori pubblici e documento unico di programmazione (o DUP), cala definitivamente il sipario su quest’Amministrazione, e stavolta non dovrebbero esserci i dubbi che legittimamente sollevammo riguardo alla data di scadenza vista la diffida del prefetto di Caserta. Inutile descrivere gli schieramenti di voto perché dopo tre settimane sono rimasti immutati.
Se non si trattasse di un evento mesto è quasi luttuoso per Carinola, che si avvia ad un altro commissariamento nel giro di pochissimi decenni, potremmo esclamare: FINALMENTE! Ma non perché non si ha stima del chirurgo che fa tutti i possibili tentativi per salvare la vita di un malato terminale, ogni strada va esplorata addirittura per dovere, ma a un certo punto bisogna sapersi arrendere di fronte all’evidenza, all’ineluttabilità dei fatti, e i fatti dicono che questa maggioranza è irrimediabilmente implosa circa due mesi fa ormai e si è inutilmente tirato per le lunghe cercando di rianimare un cadavere con la sola forza della speranza.
Finalmente per la fine di questa sorta di accanimento terapeutico. Finalmente per la sospensione di questo continuo rimpallo di responsabilità che ci fa venire in mente ancora una volta di più la frase di Tito Livio «Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur» e cioè “Mentre a Roma si discute (… e si perde tempo con le parole) Sagunto, città spagnola che chiedeva aiuto contro i cartaginesi, viene espugnata”, dove Roma si può tranquillamente sostituire con “Municipio” e Sagunto con “Carinola”.
Non s’illuda qualcuno dei protagonisti di questa crisi amministrativa che tali parole siano in appoggio ad una o all’altra delle parti in causa: la colpa di questo sfascio ricade su tutti indistintamente, si salva solo chi è già da anni all’opposizione dando così forma consolidata e concreta sostanza al proprio modo di fare.
Per usare le parole del consigliere del MoVimento 5 Stelle Renato Luigi De Spirito, oppositore fin dalla prima ora di quest’Amministrazione e che incarna una visione nettamente agli antipodi di questo modo di far politica, ieri «si è assistito all’ennesimo teatrino, all’ennesimo rimpallo di responsabilità», ma quel che è peggio è che adesso «si finge di ammazzarsi in pubblico, mentre sotto sotto già si pensa a come spartirsi le candidature in vista del riposizionamento solito per le Amministrative della Primavera prossima». Siamo certi che sarà così!
Invece no! A noi piacerebbe che il prossimo Sindaco di Carinola fosse un Masaniello incazzato! Chiediamo venia per la parola un po’ forte che abbiamo usato, ma siamo convinti che serva a rendere l’idea: “Masaniello” perché, cosa che abbiamo sempre sostenuto, bisognerà che sia un “capo popolo” sufficientemente “matto” per sognare di sovvertire democraticamente l’ordine costituito e cristallizzato da anni a Carinola, un ordine che l’ha ibernata a 30 anni fa impedendole di svilupparsi, e “incazzato” perché è questa la sensazione che si prova vivendo a Carinola in questo momento storico.
Incazzati perché viaggiare per le nostre dissestate strade è come partecipare a un vero e proprio Camel Trophy senza macchine adeguate, che possano cioè sopportare gli urti;
Incazzati perché è in grado di svoltare a un bivio solo chi, essendo del luogo e quindi abituato, è capace di individuare la strada esatta nel buio totale;
Incazzati perché l’erogazione dell’acqua, come ultimamente ci è stato segnalato da Croce di Casale, spesso è un’idea, una millanteria di cui si riempie la bocca, insieme a tante altre cose, il politico in cerca di voti;
Incazzati perché mentre ieri si discuteva del nulla nel posto in cui si dovrebbero difendere gli interessi della comunità, la nostra zona era impigliata in un blackout di Internet, non sappiamo quanto esteso, che bloccando lo Smart Working (o lavoro agile) e la DAD (o formazione on-line) cui questo periodo di emergenza sanitaria ci costringe.
Tutti questi problemi, relativi solo agli ultimi 2-3 giorni, in effetti sono solo parte di quel lungo elenco che ci siamo stancati di ripetere e questo per non tediare I lettori, rendono sempre meno appetibile vivere o addirittura trasferirsi a Carinola che, tutto sommato, non sarebbe nemmeno una residenza disprezzabile visto che è ben posizionata geograficamente e sufficientemente collegata a centri nevralgici come Napoli e Roma.
Ebbene, cari politici ieri attori del teatrino del nulla, siete orgogliosi di tutto ciò?
E adesso subiamo il commissario prefettizio.
Ps. Quest’articolo era già pronto per la pubblicazione sin dalle prime ore di stamattina, e solo per l’assenza della linea Internet, giusto per dare concretezza all’idea di Carinola come di una landa sperduta e scollegata dal resto del mondo, non lo si è potuto fare se non in tarda serata e con l’ausilio di un telefono.
4 thoughts on “Dopo tanta aria fritta Carinola si avvia mestamente al Commissariamento”
nessuno di questi pupazzi da teatrino dovrebbe essere candidato e/o votato alle prossime elezioni primaverili. che si godano la pensione a casa loro.
TOGLIETEVI DAI COGLIONI “VOI E I VOSTRI AMICI”
il tempo perduto è come un buco in un calzino, diventa sempre peggio.
Finalmente cosa?
Finalmente non ci saranno più i soliti candidati?
Da dove dovrebbe arrivare il rinnovamento della classe dirigente comunale?
Dai partiti che non ci sono più e che, comunque, nella migliore delle ipotesi, sono percepiti come il fumo nelgi occhi?
Dal dibattito politico che langue sul nulla deprivato di idee, visioni, programmi?
Da facebook, da casaledicarinola.net, da carinola.net?
Io davvero non vedo spiragli e penso che questa volta non andrò proprio a votare.
Chi vincerà per me sarà il migliore
Non è importante l’età ma la voglia di fare, di innovare e ricostruire, da zero, una prospettiva di amministrazione comunale che aiuti famiglie, dia una speranza di lavoro ai giovani, aiuti i veri bisognosi e ricostruisca una struttura di lavoro efficiente.
Io questa volta posso dare un contributo operativo
Sr