Come abbiamo già anticipato sulla nostra pagina Facebook, la redazione tutta di casaledicarinola.net è lieta e orgogliosa di annunciare la partecipazione di Antonio Cerbarano, Adele Migliozzi, Giuseppe Napoletano e Novelio Santoro alla pubblicazione collettiva “I canti popolari in Terra di Lavoro”, una raccolta antologica di saggi, esperienze di ricerca, testimonianze e documentazione etnomusicologica dal 1926 al 2018, con materiale riguardante alcune tradizioni popolari di Casale.
Il progetto, per la cui realizzazione ringraziamo di vero cuore l’instancabile coordinatore Domenico Vescuso, è stato promosso dall’Associazione culturale “L’isola” di Caserta, nata nel 1996 contestualmente ad un laboratorio permanente di musica popolare, e il suo merito è quello di riscoprire i canti popolari in Terra di Lavoro, elementi della cultura popolare che hanno contribuito in maniera determinante alla costruzione di una comunità.
Così è possibile leggere nell’Introduzione: «Questo libro è il risultato di una volontà collettiva di essere insieme a prescindere da tutto e questa è la sua grande vittoria. Un forziere di tante culture custodito tra vicoli e balconi, chiese, conventi e colline, signorotti e contadini, gendarmi e fuorilegge, serenate e bevute alla cantina, feste paesane, fedeli in processione e riti superstiziosi attraverso i quali si snoda la storia di un popolo ancora senza volto e senza nome ma con mille radici ed identità. La pubblicazione di questo volume è un atto d’amore».
L’opera, corredata da emozioni e ricordi, è frutto di una minuziosa ed accurata ricerca non soltanto bibliografica ma anche e soprattutto “dal vivo”, attuale e retrospettiva, ancestralmente mirata con passione ed affetto sincero ad approfondire la conoscenza dei canti popolari del territorio della grande provincia della Terra di Lavoro, ovvero di quest’area dell’Italia meridionale oggi suddivisa tra le regioni amministrative di Lazio, Campania e Molise, che per ampio tratto nell’antichità era denominata Campania felix per la sua opulenza e produttività. Il libro risulta suddiviso, unicamente per un ordine di territorialità, in due volumi nei quali si isolano cinque macro-aree che trovano l’epicentro in Caserta.
Il primo volume comprende:
Casale vi ha partecipato con dei contributi di Antonio Cerbarano, che ha raccolto alcuni canti di lavoro, filastrocche, indovinelli e preghiere; Adele Migliozzi, che ha analizzato la Cantata dei Mesi, la Cantata di Zengheri e Caurarari e i canti dialettali del Venerdì Santo; Giuseppe Napoletano e Novelio Santoro, che hanno curato l’analisi del canto di Santu Suleviestu, de Ru funerale de Ciacione e di alcuni giochi e formule dialettali.
La mole del lavoro ha reso difficile il finanziamento della pubblicazione cartacea, sicché, ad eccezione di alcune copie-lavoro per gli autori, il libro sarà presto acquistabile online unicamente in formato epub/ebook.
Concludiamo con le parole del sindaco di Caserta, l’avv. Carlo Marino – alle quali ci uniformiamo pienamente – che così si è pronunciato nella sezione di Presentazione del libro: «Solo riscoprendo le nostre radici possiamo costruire un futuro di sviluppo, basato sul recupero e sulla valorizzazione delle nostre potenzialità».
One thought on “Partecipazione casalese al volume “I canti popolari in Terra di Lavoro””
Per me lontano questa attività ha un significato diretto a:
“Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtude e canoscenza”
Grazie , e Voi l’avete reso vitale!