Nell’ottica di un necessario ridimensionamento degli edifici ecclesiastici appartenenti all’Ordine Francescano, su decisione Provinciale e Nazionale si è stabilito di fare a meno, si spera momentaneamente, del monumentale convento di San Francesco in Casanova di Carinola.
In attuazione di questa decisione l’immobile viene restituito al comune di Carinola, suo legittimo proprietario che dal novembre del 1974 lo aveva affidato alla gestione della comunità francescana con un contratto rinnovabile ogni 29 anni. ma nulla vieta che la chiesa continui a rimanere aperta sotto la guida di padre Giovanni Siciliano, rettore cui da giugno è stato conferito tale incarico dal vescovo diocesano S.E. monsignor Orazio Francesco Piazza in cui, e nella Curia da lui diretta, risiedono le speranze di una possibile riapertura..
Tangibile è la delusione di padre Giovanni che purtroppo vede per ora vanificati trent’anni di impegno personale e volontario, solamente sua è stata la scelta di rimaner a Casanova, un sacrificio non solo fisico ma anche economico visto che non ha mai percepito la congrua, il reddito normalmente spettante agli ecclesiastici e alla cui mancanza ha dovuto sopperire con l’impiego delle proprie sostanze personali visto che ovviamente le offerte per le Messe non sono mai state sufficienti
L’ordine arrivato dall’alto, una sorta di spending review monastica, è stato come un fulmine a ciel sereno, ma il voto di obbedienza connaturato alla vocazione non permette che possa essere discusso e quindi si accetta e basta.