Costituito ad Aversa il Consorzio di tutela olio extravergine di olive Terre Aurunche Dop riguardante i territori dei Comuni di Caianello, Carinola, Cellole, Conca della Campania, Falciano del Massico, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Mondragone, Rocca D’Evandro, Roccamonfina, San Pietro, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano e Tora e Piccilli. Insomma la parte nord della provincia di Caserta, nella zona attorno al vulcano spento del Roccamonfina.
L’olio extra vergine di oliva Terre Aurunche, secondo il disciplinare di produzione, richiede l’impiego di olive provenienti per almeno il 70% dalla genia di olive prodotte nell’area agricola intorno alla cittadina di Sessa Aurunca, la SESSANA appunto, integrato dal tipo Corniola, Itrana e Tonacella. L’olio extra vergine di oliva Terre Aurunche presenta un’acidità inferiore allo 0,60% e un buon contenuto in polifenoli, ed è caratterizzato da una buona miscela gustativa di amaro e piccante con sentori di mandorla e carciofo, favorito dalla presenza del clima mite e del terreno di natura vulcanica, e da colore che va dal giallo paglierino al verde più o meno intenso.
All’atto della costituzione è stato anche eletto il Consiglio di Amministrazione, composto da: Margherita Ceparano, presidente, Antimo Esposito, Alfredo Russo, Franco Cassetta, Mariano Torretta, Francesco Manna. Ad Antonio Capuano è andata la carica di vicepresidente e segretario del CdA.
Si tratta di un atto particolarmente significativo per l’economia agricola dell’Alto casertano. La superficie degli oliveti interessati alla Dop è stimata da Regione Campania in circa 6.000 ettari, per una produzione annua media di olio pari a circa 18.000 quintali.
One thought on “Consorzio di tutela olio EVO Terre Aurunche Dop”
La Campania presenta numerose varietà e genie molto interessanti dal punto di vista organolettico e del fruttato intenso. Io personalmente ho avuto modo di lavorare con delle macchine a ciclo continuo le genie Ortice e Ravece che sono tipiche del beneventano avendo dei risultati veramente strabilianti dovuti sia a queste eccellenti cultivar autoctone che all’utilizzo della centrifuga orizzontale prodotta da una nota azienda italiana di macchine olearie che consentiva di avere diverse caratteristiche di olio con la stessa genia e tipologia di olive. Io che sono della Puglia la terra con la più alta produzione di olio extravergine d’oliva dell’Italia posso dire che la mia preferenza per l’olio ottenuto dall’ ortice e dalla ravece potrebbe essere sempre riconfermata !!!❤️