Con decreto sindacale di ieri sera il sindaco di Carinola Antonio Russo ha nominato alla carica di Assessore Comunale Alessio Simonelli, nato a Carinola il 17.01.1968, con delega a Personale e Polizia Municipale, «per poter garantire il funzionamento della Giunta Comunale, al fine di consentire in primo luogo l’adempimento degli atti indifferibili e urgenti, nonché di portare a compimento le linee di indirizzo del programma politico amministrativo». Nel contempo, nel testo dello stesso decreto, si specifica che restano confermate le attribuzioni della dottoressa Elisa Mazzucchi ovverosia la carica di Assessore Comunale e la delega a Vicesindaco.
La nomina è intervenuta nel momento in cui si è preso atto delle dimissioni degli assessori Mario Nicolò e Giusy Tuozzi, dimessisi per solidarietà con l’assessore Antimo Marrese cui era stata revocata la delega con un atto unilaterale del Sindaco, in nome di una supposta verifica di Maggioranza, espressione pomposa ed edulcorata usata per nascondere un più terra terra rimpasto di Giunta, oppure, per usare le parole del decreto che stiamo citando, una volta verificata l’assenza delle «condizioni per nominare una nuova Giunta con il compito di portare avanti il programma politico amministrativo».
A questo punto si ha netta l’impressione che il Sindaco, per venire incontro a chissà quali interessi o per accontentare chissà quali ambizioni, abbia messo in moto un meccanismo che non riesce più a controllare e che stia guidando una macchina in discesa che, essendo priva di freni, sia destinata ad andare inevitabilmente a sbattere.
Ci dispiace per Carinola anche perché si aprirebbe la strada al Commissariamento, sbocco che pare sempre più probabile vista la difficoltà nel ricucire lo strappo in un’Amministrazione che tra problemi vari, non dimentichiamo il dissesto economico eventualità sempre minacciosamente probabile, stava faticosamente veleggiando verso la naturale fine della legislatura prevista per la Primavera prossima, traguardo che appare sempre più difficilmente raggiungibile considerando la necessaria approvazione del bilancio di previsione 2020, quest’anno procrastinato al 30 settembre a causa dell’emergenza sanitaria, adempimento obbligatorio e che se mancato comporta le automatiche dimissioni del Capo dell’Amministrazione.