Una notizia che giunge da un paese vicino sembra fatta apposta per poter esser presa a prestito e attivata nella realtà del nostro Comune.
Il sindaco di Riardo Armando Fusco diffida la ditta rifiuti Tlz per la mancata pulizia delle cunette stradali ed il mancato taglio dell’erba dai marciapiedi. Il primo cittadino «preso atto delle legittime osservazioni dei cittadini che giustamente lamentano disservizi nella gestione del servizio di igiene urbana» rende noto che «ha diffidato la Società Tlz ad assicurare il servizio entro questa settimana, con avvertenza che qualora dovesse perdurare l’inadempimento agli inizi della prossima, il servizio verrà affidato ad altra ditta con addebito delle relative spese alla Tlz»
Sin qui la notizia.
Ora, posto che abbiamo sempre pensato che trarre ispirazione, prendere esempio o anche chiedere consiglio ad altri per meglio indirizzare il proprio agire amministrativo, non è assolutamente disdicevole o addirittura una deminutio per nessuno visto che in tutti i campi della vita non si finisce mai d’imparare, anzi è un chiaro sintomo di intelligenza, perché non ci si sforza di prendere il meglio da chi vive realtà assimilabili alla nostra?
Com’è ovvio e lapalissiano stiamo parlando dei nostri amministratori e, nella fattispecie, della ditta concessionaria dell’appalto rifiuti il Gruppo Barbato Holding di Teverola – errata corrige… Per una semplice dimenticanza, che gentilmente ci è stata fatta notare, cosa per cui ringraziamo, si è attribuita la titolarità di questo servizio ad una società diversa, la Barbato Holding appunto, mentre invece è la GPN s.r.l di Sant’Antonio Abate a gestirlo da ben 3 anni – che spesso fa il bello e cattivo tempo approfittando dell’esagerato lassismo di chi dovrebbe controllare e invece non lo fa. Nonostante ciò anche nel nostro Comune vi sono cittadini che si lamentano continuamente di mancate pulizie, rifiuti differenziati in casa ma ammucchiati alla rinfusa sui camion dopo la raccolta, buste “lanciate” per fretta e noncuranza e lasciate per terra a insozzare strade e paesi che non hanno certo bisogno di tale maleducazione (noi stessi ieri abbiamo assistito a un episodio del genere, ma si è trattato solo della diretta conferma di quanto asserito da altri) che evidentemente non proviene soltanto dall’idiota di turno che crede di essere più furbo di chi invece è rispettoso del vivere comune.
Ecco basterebbe prestare attenzione a queste frequenti segnalazioni, basterebbe farsi un giro in incognito dietro i camion degli addetti alla raccolta dei rifiuti. Purtroppo però, come spesso succede a Carinola, il problema sta a monte: si sono cioè previste penali al momento della stipula del contratto? Se noi cittadini sgarriamo paghiamo una multa, perché per altri non dovrebbe essere lo stesso? Raccolta degli ingombranti più difficile di un terno al lotto, anzi già il solo ricevere risposta a una telefonata di prenotazione è un’impresa titanica. Ufficio della Barbato Holding aperto al pubblico sulla carta, ma in realtà quasi sempre chiuso, quando al contrario un servizio pubblico sarebbe tenuto a rispettare orari imposti. Ma soprattutto dov’è il contratto? Essendo un atto pubblico dovrebbe essere liberamente disponile, o siamo noi delle capre che non riusciamo a trovarlo?
Ecco un po’ di domande che ancora una volta resteranno inevase, non perché non siano corrette, ma perché… FA CALDO!
* una foto risalente a due anni fa quando un camion sversò, indisturbato e senza alcun controllo, liquami sulla circonvallazione di Casale