Oggi è la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa meglio nota semplicemente come Giornata Mondiale della Stampa, ricorrenza istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Quello che per noi sembrerebbe un diritto acquisito è normalmente negato in alcuni Paesi del mondo: è il caso dell’Iran che nel rapporto annuale di Reporter Senza Frontiere del 2020, viene classificato nella posizione 173 in una lista di 180 paesi. Soprattutto negli ultimi mesi si sono riscontrati numerosi casi di soppressione dell’informazione, a volte di mera disinformazione.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, infatti, la gestione della veicolazione delle notizie è stata particolarmente complessa, se non del tutto manipolata. L’Iran è stato uno dei primi paesi ad essere contagiato dalla pandemia che si è diffusa a partire dal 19 febbraio 2020 nella città di Qom dove si è registrato il primo focolaio per poi diffondersi in tutto il Paese.
Sui dati relativi al numero esatto delle persone contagiate e decedute a causa del Coronavirus c’è ancora molta confusione. Secondo il Ministero della Salute iraniano sarebbero oltre 80mila i contagi e meno di seimila i decessi. Dati totalmente falsi, secondo altre fonti, che sospettano l’Iran stia nascondendo volutamente, il numero esatto delle vittime.