“23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni potranno richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19, evitando cosi di doversi recare negli Uffici postali”. È quanto previsto da una convenzione tra Poste e l’arma dei Carabinieri, spiegano l’azienda e l’Arma con una nota, per “tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestarioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotendo normalmente la pensione in contanti”.
Della notizia si occupa anche una nota della Regione Campania. È però opportuno aggiungere che, secondo fonti interne all’Arma dei Carabinieri, potrà accedere a questa facilitazione chi sarà impossibilitato a delegare un familiare. Contestualmente però si avverte che questa operazione di delega spalanca la porta all’eventualità di truffe di malintenzionati, pertanto l’ideale sarebbe che il Carabiniere da delegare fosse accompagnato da un medico, o comunque che ci si trovasse di fronte alle specifica richiesta del pensionato interessato.
Tutto ciò in considerazione del fatto che secondo gli esperti bisogna continuare ad avere più precauzioni per evitare la diffusione del Coronavirus nell’aria :esperto, piu” precauzioni per diffusione in aria. È possibile infatti che il nuovo coronavirus si diffonda per via aerea proprio come per il suo predecessore, il virus che ha causato l’epidemia Sars del 2003. Considerando le somiglianze, è molto probabile che anche quest’ultimo virus si diffonda pure con questa modalità. Stanno infatti arrivando conferme da studi recenti”dell’aerosolizzazione” del Coronavirus. È questa la tesi di Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica Tecnica all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e della Queensland University of Technology. Per l’esperto “dovrebbero essere prese tutte le precauzioni contro la trasmissione aerea, soprattutto negli ambienti chiusi dove una ventilazione non adeguata porterebbe a concentrazioni elevate del virus in aria, con rischi di contagio anche a distanze superiori ad un metro”.