Trovo inappropriata, stantia e consentitemi pure stupida la polemica o la messinscena sui social tipo: ” siamo del sud…”, così come mai ho sopportato ” prima il nord”, “siamo arrivati prima noi…” ” … noi siamo quelli che abbiamo questo… abbiamo inventato… siamo i primi…”, ecc. Una guerra tra poveri che non mi piaceva prima e che non m’intriga oggi. ” Eppure di fronte ad un evento drammatico come quello che stiamo vivendo ci sarebbe bisogno di più condivisione, di più afflato e ridurre al minimo la sterile ed inconcludente vis polemica. Il coronavirus ci ha messo davanti alla realtà che non esistono confini, non esistono muri che tengano, nessuno è clandestino, non esistono zone franche, siamo tutti vulnerabili, siamo tutti abitanti della stessa Terra.
Ed allora grazie al medico che seguendo l’esempio di altri medici prima di lui, forse, ha trovato un medicinale che può aiutare l’ammalato a guarire purché s’intervenga nella condizione di assistenza sub-intensiva, grazie al medico che con il suo ingegno ha trovato il sistema che alla macchina della intubazione possono essere attaccati due pazienti, questo comporta un dimezzamento dell’uso e quindi il doppio delle persone può essere tempestivamente e meglio assistite.
Grazie ai tanti medici, ai tanti infermieri, al tutto il personale sanitario e non che non curanti dell’incombente maggiore rischio con coraggio e notevole senso civico e di altruismo curano ed assistono le persone ammalate.
Grazie ai tanti ricercatori sparsi sul tutto il pianeta tutti coinvolti con li stesso grande impegno alla ricerca del vaccino.
Grazie alle forze dell’ordine, grazie ai volontari, grazie agli operai addetti alla raccolta dei rifiuti, grazie ai dipendenti dei supermercati, grazie ai titolari dei piccoli negozi di paese, grazie ai sindaci, ai Presidenti di Regione, grazie al Governo, grazie a tutti quelli che pregano Iddio, di qualsiasi religione, perché ci liberi dal flagello, grazie a tutti quelli impegnati a far sì che tutto possa andare bene e che sicuramente ho dimenticato di elencare.
Grazie ai nonni, ai figli e nipoti che con grande sofferenza vivono lontani ma vicini. Grazie a tutti quelli che rispettano gli ordini che vengono impartiti dalle Istituzioni.
Restiamo uniti
Restiamo umani
Andrà tutto bene
Lorenzo Razzino
One thought on “Piccinerie da Coronavirus”
“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’occidente e che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute.
Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere nè il presente nè il futuro.
Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto:
Dalai Lama