“Sono spiritualmente vicino alle vittime degli episodi di violenza che in questi giorni hanno insanguinato il Texas, la California e l’Ohio, negli Stati Uniti, colpendo persone inermi. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti hanno perso la vita, per i feriti e i loro familiari. Ave Maria…”.
Così Papa Francesco domenica dopo la preghiera dell’Angelus. Il Papa faceva riferimento all’ennesima strage compiuta negli Stati Uniti da due aggressori armati di fucili mitragliatori, che hanno ucciso 29 persone in due giorni. Uno degli attentatori ha agito mosso da odio razziale contro gli ispanici e, nella sua follia omicida, ha ucciso anche sua sorella.
Quello di persone che, disponendo di armi da guerra, sparano sulla popolazione inerme, è un fenomeno drammatico e in enorme crescita soprattutto negli Stati Uniti. Secondo il sito “Gun Violence Archive”, che tiene un aggiornamento in tempo reale delle vittime da armi da fuoco negli Stati Uniti, nei primi sette mesi del 2019 ci sono stati in America 8.574 morti e 17.013 feriti. Sono 377 i bambini, di età compresa tra 0 e 11 anni, che sono stati colpiti e 1.765 gli adolescenti tra i 12 ed i 17 anni. Negli Stati Uniti, dall’inizio del 2019 fino a questi primi giorni di agosto, gli episodi di persone armate che sparano sulla folla sono stati 250.
Insieme al cordoglio e alla compassione per le tante vittime innocenti, sale la rabbia nei confronti di un sistema, come quello statunitense, che continua a produrre e vendere liberamente armi micidiali. Le ragioni dei sostenitori del possesso e utilizzo di armi si basano sul fatto che solo essendo armati si può essere più sicuri. Ma i dati drammatici di questa politica dimostrano esattamente il contrario. Il “Centers for Disease Control and Prevention” ha reso noto che negli Stati Uniti, nel solo 2017, sono state registrate 39.773 vittime di armi da fuoco.
Se si pensa che, durante i vent’anni della guerra in Vietnam, gli USA hanno avuto 60.000 morti sul campo, risulta evidente che la situazione interna americana, con l’uso libero e indiscriminato delle armi da guerra, fa più vittime di un conflitto armato. In questa classifica della morte gli Stati Uniti sono al primo posto tra i Paesi responsabili di oltre la metà dei 250.000 morti per arma da fuoco in tutto il mondo. Seguono Brasile, Messico, Colombia, Venezuela e Guatemala.
Gli Stati Uniti sono i maggiori produttori e possessori di armi al mondo. Negli USA ci sono più armi che persone. Secondo uno studio condotto dal “Congressional Research Service”, negli USA circolerebbero 357 milioni di armi da fuoco a fronte di una popolazione di circa 327 milioni di persone. Se fosse vero quanto sostiene la lobby dei costruttori di armi, gli Stati Uniti, essendo il Paese più armato, dovrebbero anche essere il Paese più sicuro al mondo. E invece stanno diventando il più violento e insicuro. Secondo una ricerca condotta dal prof. Kieran Healy, sociologo presso la “Duke University”, gli USA detengono il triste primato, in area occidentale, del maggior numero di omicidi per armi da fuoco. Sei volte più del Canada e sedici volte più della Germania.
Per contro, è interessante osservare che uno dei Paesi più sicuri al mondo è il Giappone, dove è presente il minor numero di persone armate. In Giappone, nel 2014, soltanto sei persone sono morte a causa delle armi da fuoco, contro le 33 mila negli Stati Uniti nel corso dello stesso anno. I proprietari di armi in Giappone sono pochissimi: nel 2007 erano lo 0,6 per cento della popolazione. Secondo gli esperti è una questione di quantità: se il numero di armi in circolazione è basso, sarà basso anche il livello della violenza.
L’evidenza di questi studi dovrebbe essere al centro dell’attenzione di coloro che stanno proponendo misure legislative in materia. Le armi sono intrinsecamente il male, perché hanno come scopo l’offesa omicida. Il corpetto antiproiettile, le auto, le finestre e le porte blindate, così come tutti i sistemi di sicurezza, sono prodotti indirizzati alla difesa. Le armi da fuoco no. Costruire e vendere liberamente micidiali armi da guerra significa condannare tutti ad una spirale di morte violenta. La maggiore sicurezza si raggiunge eliminando sempre più l’utilizzo delle armi da fuoco. Solo disarmando il male potremo garantire maggiore sicurezza per tutti.
Sento di avere il privilegio di esprimere una speranza. La speranza è questa: che avremo finalmente la pace in tutto il mondo; che aboliremo le guerre, e risolveremo tutte le differenze internazionali al tavolo delle conferenze; che aboliremo tutte le bombe atomiche prima che siano esse ad abolire noi
Charlie Chaplin
Antonio Gaspari, Frammenti di pace