Lancio una proposta semplice e diretta al vicepresidente Luigi Di Maio: trovi sin da subito la formula giuridica che mi consenta, quale Presidente di Provincia, di sottoscrivere la convenzione per l’assunzione dei Navigator e mi dichiaro pronto a firmala, nonostante non condivida il percorso e lo strumento del reddito di cittadinanza.
L’impiego da Navigator è fumo negli occhi per i tanti giovani e meno giovani campani alla ricerca di un’occupazione dignitosa, non è certo l’opportunità di un lavoro precario la soluzione per invertire virtuosamente la tendenza di una Regione che sprofonda sempre di più nella disoccupazione. Su questo non ci piove.
Ma rifiutarsi, come ha fatto Vincenzo De Luca, di firmare la convenzione con l’ANPAL Servizi, ha del ridicolo e si consuma sulla pelle di tante ragazze e ragazzi, donne e uomini che provano, con le loro forze, semplicemente, a lottare per un’esistenza più dignitosa.
L’ennesima trovata del presidente della Regione è grave perché irrispettosa della dignità di coloro i quali hanno sostenuto una legittima procedura concorsuale investendo nella speranza di un – seppure non definitivo – sbocco professionale.
Ancora una volta, con parole, opere ed omissioni, il Governatore mostra la sua vera natura fatta di arroganza, presunzione e totale disprezzo per le regole, le aspettative, i sacrifici e le qualità di tanti onesti cittadini che non chiedono null’altro se non di poter avere un qualche sbocco ai propri meriti.
La verità è che il buon Luigi Di Maio non potrà mai accettare questa mia proposta, perché l’insano depotenziamento alla cieca delle Provincie, voluto dal governo PD di Renzi e compagni e di cui De Luca è uno dei massimi esponenti, è stata per anni una battaglia politica del Movimento Cinque Stelle.
Purtroppo, a farne le spese sono sempre i cittadini.
Oggi, lo ripeto, di fronte all’impasse strumentale io mi dichiaro pronto e disponibile, da rappresentante istituzionale, a dare seguito alle disposizioni del Governo centrale. Fare il contrario è semplicemente, come direbbe qualcuno, pulcinellesco: in altri termini, pura cialtroneria, anche perché le ragioni di una campagna elettorale permanente, dovrebbero fermarsi sempre dinanzi alla salvaguardia della dignità e del lavoro delle persone.
La Campania non ha bisogno di illusionisti o di “ammuinatori”. Avrebbe bisogno di un piano strutturale, organico e complessivo capace di creare condizioni utili a riattivare cicli virtuosi sul piano occupazionale in maniera stabile, che passi per il sacro rispetto delle persone e dei lavoratori.
Ma tutto questo attiene alla sfera della responsabilità, alla quale di certo noi apparteniamo, non certo a quella del “masaniellismo” che lasciamo volentieri agli altri, in attesa di archiviarne, molto presto, la triste stagione.
Ufficio Stampa di Giorgio Magliocca, presidente della provincia di Caserta