Ancora problemi per l’industria chimica Cleprin srl, ubicata al km 177.700 del tratto carinolese della S.S. Appia (ex stabilimento GalCoop).
Dopo il formale diniego dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento di qualche mese fa (cui si è ovviato con la realizzazione di nuove superfici utili e volumi legittimamente autorizzati), è stata evidenziata la presenza di lastre in cemento-amianto (Eternit) sulla copertura di entrambi i capannoni e di provvedere alla rimozione e all’adeguato smaltimento.
L’Ordinanza sindacale emessa nei confronti della proprietà della Cleprin srl, e pubblicata all’Albo Pretorio del comune di Carinola, riporta quanto stabilito dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL/CE che aveva effettuato un controllo ispettivo presso lo stabilimento industriale a seguito di segnalazione.
Ricordiamo che Antonio Picascia e il socio Franco Beneduce sono stati costretti a spostare la sede della propria attività di produzione di detergenti (“chimico-biologici”, visto l’utilizzo di materie prime ecocompatibili), dopo un incendio di natura dolosa e quasi sicuramente di matrice camorristica che nel 2015 distrusse il loro stabilimento, inizialmente ubicato nel territorio del comune di Sessa Aurunca, e nel marzo 2017 avevano inaugurato la nuova sede di produzione.