Mentre la sindaca di Cellole Cristina Compasso è giustamente raggiante parlando di «Rassicuranti gli esiti dei 4 prelievi effettuati martedì 11 giugno», viene stroncato come inutile l’allarmismo sulla balneabilità dell’acqua del mare di Baia Domizia, tanto che l’assessore al Turismo e al Litorale di Sessa Aurunca, Tommasina Casale, forte di quegli stessi dati sulle analisi diffusi dall’Arpac esclama che «L’allarmismo che è stato creato dal servizio di Rai non può rimanere impunito».
Tutto nasce da un servizio del Tg3 dove si annunciava un’alterazione dei dati, alterazione misurata oltre 100 volte i limiti consentiti certificacando quasi un inquinamento a dir poco drammatico. Da qui la piccata replica dell’assessore Casale che, oltre a chiedere l’origine dei dati in possesso dell’intervistato, paventa non meglio precisate azioni legali.
Nemmeno Legambiente, che aveva parlato di possibile desertificazione di Baia Domitia, si salva dagli strali dell’assessore Casale che aggiunge «Fermo restando che avvieremo tutte procedure affinché questo allarmismo non rimanga impunito. Se qualcuno ha dichiarato il falso ne risponderà legalmente».