Sabato 18 maggio alle 10.00 presso il Salone dei Quadri del Palazzo di Città di Sessa Aurunca, si terrà un convegno dedicato alla figura di Salvatore Morelli che rappresentò il territorio di Sessa Aurunca-Carinola alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia negli che vanno dal 1867 al 1880.
Uomo dal grande profilo storico, politico e culturale, è stato probabilmente uno dei politici più inascoltati della nostra storia essendo il profeta dell’emancipazione femminile com’è scritto a chiare lettere nella locandina che presenta il convegno di sabato, vagheggiando qualcosa di impensabile per quei tempi, con parole di cui ancor oggi si sentirebbe il bisogno, e noi di Carinola conoscendo l’esempio di Matilde Serao lo sappiamo bene visto che lei da donna seppe farsi largo in una società essenzialmente maschilista.
Salvatore Morelli era nato a Carovigno, in provincia di Brindisi, il 1 maggio del 1824, e fu un avvocato, giornalista, scrittore e patriota antiborbonico essendosi avvicinato ben presto agli ambienti mazziniani militando nella Giovane Italia. Fu più volte imprigionato nelle dure carceri borboniche con altri patrioti come Settembrini, Spaventa e Poerio. Caduti i Borboni, diede alle stampe il suo libro più importante La donna e la scienza del 1861, che gli conferì notorietà in tutta Europa: in esso sosteneva, con notevole anticipo rispetto all’analogo saggio di John Stuart Mill, l’assoluta parità tra uomo e donna. Fu Consigliere comunale a Napoli dal 1863 al 1867.
Dal 1867 al 1880 fu eletto per quattro legislature consecutive deputato nelle file della Sinistra nel Collegio di Sessa Aurunca (di cui Carinola era parte integrante). Anticipando di decenni il corso della storia, presentò molti disegni di legge rivoluzionari, come quello del 1867 con il quale chiedeva la parità giuridica tra uomo e donna. Il documento si poneva in contrasto con il Codice Civile del 1865 che rendeva la donna una figura fragile e trascurabile, sottomessa all’autorizzazione maritale per ogni atto economico e giuridico. Il disegno, appoggiato da Giuseppe Garibaldi, prevedeva anche la concessione del diritto di voto alle donne che sarà introdotto in Italia solo nel 1946.
Nel 1875 propose, con cento anni di anticipo, una riforma del diritto di famiglia che introduceva il divorzio e che contemplava, tra l’altro, la parità dei coniugi nel matrimonio, la possibilità del doppio cognome, i diritti dei figli naturali.
Chiese più volte di sottrarre l’Istruzione al controllo religioso e di renderla per dieci anni gratuita e obbligatoria; di insediare una scuola elementare almeno ogni 500 abitanti e una scuola materna promiscua, con maestri di ambo i sessi scelti per concorso. Tutte le sue proposte non vennero mai approvate.
La sola conquista che riuscì a veder realizzata fu la legge n. 4176 del 9 dicembre 1877 che riconosceva alle donne la capacità di testimoniare nei procedimenti civili, tra cui i testamenti. Fu la prima legge a favore delle donne approvata in Italia.
L’impegno a favore dei diritti delle donne gli procurò l’ironia del Parlamento. Deriso e incompreso, fu dipinto dalla satira dell’epoca con ritratti spesso offensivi. Personaggio isolato e incompreso, si batté, tra i pochi, contro la pena di morte e contro la carcerazione preventiva. Fu un pacifista ante litteram: propose di modificare il titolo del Ministero della Guerra in Ministero della Pace e di istituire una sorta di Nazioni Unite per evitare le guerre e limitare le spese per gli armamenti.
Si impegnò per Sessa e il suo territorio e per il vasto collegio elettorale, che comprendeva anche Carinola, Mondragone, Francolise, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, S. Andrea (S. Andrea del Garigliano) Coreno, Vallefredda (Vallemaio), riuscendo ad ottenere:
– la fondazione del Ginnasio – Liceo di Sessa Aurunca, dopo la concessione al Municipio della metà del locale Seminario diocesano e della rendita corrispettiva;
– la realizzazione della Ferrovia “Sparanise-Sessa-Gaeta”, di 60 Km, terminata dopo dodici anni di insistenze.
– la bonifica di alcune zone dove si era verificata una grave epidemia di colera;
– la concessione del sussidio governativo per la strada Sessa-Mignano;
– il ristoro per molti cittadini di Cascano dei danni subiti nella costruzione della strada nazionale di Carinola.
Ebbe l’apprezzamento e l’incoraggiamento di grandi personaggi del suo tempo come Mazzini, Garibaldi, Stuart Mill e Hugo. Fu ammirato dalle emancipatrici inglesi e dalle americane che in una lettera piansero la perdita, avvenuta a Pozzuoli il 22 ottobre del 1880, del più grande difensore delle donne del loro tempo.
L’iniziativa Culturale dedicata al deputato progressista del Collegio di Sessa Aurunca è a cura dell’Amministrazione Comunale di Sessa Aurunca e del periodico sessano Civiltà Aurunca. I numerosi interventi dei relatori del convegno saranno moderati dal giornalista de Il Mattino Gian Paolo Porreca.