Il fenomeno dei furbetti del cartellino sbarca pure all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, una struttura che non aveva certo bisogno di questa forma di pubblicità negativa soprattutto in considerazione dei tanti sforzi che si stanno profondendo da parte di chi cerca a tutti i costi di evitarne la chiusura.
Secondo il comunicato stampa emesso dalla Procura della Repubblica di S. Maria C.V. a firma della dottoressa Maria Antonietta Troncone, 28 persone – tra dirigenti medici, infermieri e personale amministrativo – sono state coinvolte in un’indagine partita nel febbraio 2017 e che ha raccolto «elementi sufficienti per ipotizzare a loro carico il reato di truffa e false attestazioni ai danni dell’ASL CE2».
Deprimenti sono i contenuti delle intercettazioni telefoniche su cui poggia quasi per intero il castello accusatorio, e su cui preferiamo glissare perché darebbero un’immagine distorta della professione medica: ci limitiamo a dire che sempre secondo le circostanziate accuse elevate dagli inquirenti della Compagnia dei Carabinieri di Capua, oltre ai ritardi sul lavoro, si registravano assenze giornaliere dai turni e addirittura l’effettuazione di vacanze non autorizzate.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha chiesto 18 provvedimenti di obbligo di firma per gli indagati accusati di assenteismo in ospedale.