Un nostro lettore affida alle nostre pagine virtuali un’amara riflessione inerente alla nostra realtà, capace di veri e propri slanci di bontà ma anche in grado, in egual misura, di gesti esecrabili e addirittura potenzialmente pericolosi.
Giorni fa per ragioni professionali mi sono trovato in una città toscana. A un certo punto passeggiando all’aperto mi sono imbattuto in un’AREA CARDIOPROTETTA CON DEFIBRILLATORE AUTOMATICO ESTERNO… capite, in mezzo alla strada, in zona pubblica!
Anni fa a Carinola si fece di tutto per dotare il campo sportivo locale di tale strumento necessario per legge federale ma utilissimo per eventuali eventi nefasti e potenzialmente mortiferi, credo siano ancora impresse in noi le morti dei calciatori Marc-Vivien Foé e Piermario Morosini e del pallavolista Vigor Bovolenta: ricordo che in quell’occasione politica e sport furono uniti per un alto obiettivo comune.
Fu un’azione altamente meritoria! Il defibrillatore venne installato in un ambiente protetto, gli spogliatoi, ma accessibilissimo alla bisogna, ma nonostante ciò … È STATO RUBATO! Cioè ci rendiamo conto: per qualche centinaio di euro (circa mille), qualcuno accetta il rischio di diventare un potenziale assassino!
Nella nostra società siamo pronti a lamentarci per tutto: perché non funziona niente, perché non c’è una benché minima occasione di svago, perché quando qualcosa viene fatto tutto è ALLA SPERA IN DIO… ma perché non diciamo tutto, perché non facciamo i conti con la realtà, scomodissima è vero: spesso all’origine di certe tragedie siamo noi stessi, la nostra leggerezza in comportamenti, a volte criminali, anche se secondo una contorta mentalità SOLO ALTRI dovrebbero avere cura di evitarli. Ma ecco forse il problema sta tutto là, nella MENTALITÀ!
One thought on “Mentalità, quando può costare una vita”
chi è causa del suo mal pianga se stesso