Lo scorso 3 febbraio un lavoratore indiano è stato trovato morto nell’alloggio dell’azienda bufalina dove lavorava a Cancello ed Arnone. Si chiamava Mallaya Singh Sarbject aveva 32 anni e come altri suoi tanti connazionali reggono con il loro lavoro l’intera produzione di latte da bufala della provincia.
«È da tempo – denuncia Tammaro Della Corte della segreteria provinciale della Flai Cgil Caserta – che abbiamo sollevato la problematica sulle condizioni di vita e lavorativa alla quale sono sottoposti tanti lavoratori delle aziende bufaline del territorio. Purtroppo questa morte non fa altro che rimarcare la drammaticità di questa vertenza; orari di lavoro massacranti, lavoro nero e sottosalario sono negatività che macchiano un settore che produce un prodotto d’eccellenza di questa provincia. Pertanto – conclude Della Corte – ci auguriamo che gli organi predisposti facciano seguito all’allarme da noi lanciato per ridare dignità a quei lavoratori quasi invisibili, le cui condizioni sono sconosciute a molti».
Ufficio Stampa Flai Cgil Campania
Mattia A. Carpinelli
mail:ufficiostampa@flaicampania.it
cell: 392/7232216