Tenere la contabilità di tutte le attività di quella mente vulcanica che fu padre Michele Piccirillo, il frate-biblista-archeologo di Casanova di Carinola scomparso nel 2008 e che era di stanza presso la Custodia di Terra Santa, è praticamente impossibile tanti sono gli aspetti cui si dedicava nel corso della sua missione terrena, ma ogni tanto veniamo con piacere a conoscenza di brani del suo operare, frammenti che vogliamo condividere con voi.
Durante un servizio del Tg1 RAI abbiamo appreso con interesse la storia dei modellini in legno e madreperla dei monumenti sacri di Terra Santa, cui del resto padre Michele aveva dedicato una corposa sezione del suo libro “La Nuova Gerusalemme – Artigianato palestinese al servizio dei Luoghi Santi” stampato nel 2007, un anno prima della morte, per i tipi dell’Editrice Velar, Bergamo («Ricordiamo che i modellini da noi finora individuati riguardano la Basilica del Santo Sepolcro, la Basilica della Natività, l’Edicola sulla Tomba, il Calvario e il Presepio, con l’aggiunta di un modellino della Tomba della Madonna.»).
Oggi un gruppo di intagliatori, grazie alla fondazione Giovanni Paolo II, sta realizzando ad anni di distanza dalla sua scomparsa il sogno di padre Michele, restaurando un antico modellino in legno d’ulivo e madreperla dei primi del 900 d. C. ritrovato abbandonato e in cattive condizioni insieme al suo team di collaboratori e che era fermamente intenzionato a recuperare.
Padre Ibrahim Faltas, un confratello di padre Michele della Custodia di Terra Santa, ricorda che «Durante la II Intifada (28 settembre 2000 – 8 febbraio 2005, ndr) purtroppo tanti laboratori e botteghe aperte al pubblico vennero chiusi e padre Piccirillo era veramente intristito da ciò e sconsolato diceva “Ma come, questo è un lavoro per noi francescani e oggi sta per finire?”». A tal proposito ricordiamo che fu papa Clemente VI ad istituire nel 1342 con la bolla Gratias Agimus, emanata ad Avignone il 21 novembre, la Custodia di Terra Santa affidandola all’Ordine dei Francescani Minori.
È solo grazie alla caparbietà di chi ricerca e alla costanza di chi ne valorizza i risultati che tanta arte viene recuperata e padre Michele Piccirillo aveva la genialità, e grazie a Dio l’ostinazione, necessaria a perseguire questi risultati, anche anni dopo la scomparsa.