Anche quest’anno l’amico Carmine Andolfi ci delizia con il suo presepio preparato presso il Santuario di S. Maria delle Grazie di Casale di Carinola. Quest’anno però c’è qualcosa di diverso: non è più allestito ai piedi della pietra tufacea all’esterno del Santuario, dove la tradizione vuole sia comparsa la Sacra Icona di 4,5 quintali oggetto del culto locale e che si trova oggi sull’altare, bensì all’interno, ai piedi dell’altare stesso e quindi a pochissimo dal tabernacolo.
Semplice ed essenziale come al solito, le uniche qualità che deve avere una delle più antiche rappresentazioni della Natività, celebrata fin dal XIII secolo da S. Francesco d’Assisi in quel di Greccio.
Ah il presepio, che bella tradizione! Peccato che stia diventando sempre più rara, almeno in luoghi “non privati”, ma forse anche nelle abitazioni viene soppiantato sempre più spesso dall’albero di Natale, più appariscente ed esteticamente gradevole ma più moderno e probabilmente meno significativo: parafrasando il professor Bellavista possiamo dire che “Il presepio è proprio degli UOMINI D’AMORE e l’albero di Natale è degli UOMINI DI LIBERTÀ!”.
Grazie Carmine per conservare questa tradizione e per consentirci di dire con Eduardo «A me me piace ‘o presepio!»