È fissata per sabato 1 dicembre alle ore 17.30 presso il monumentale Convento di San Francesco in Casanova di Carinola, l’edizione 2018 del Premio padre Michele Piccirillo, il frate francescano, valente archeologo ed eminente biblista nato a Casanova di Carinola il 18 novembre del 1944 e venuto a mancare il 26 ottobre del 2008 in quel di Livorno.
La serata avrà il suo culmine nel conferimento del Premio Internazionale per la Ricerca sui Beni Culturali al professor Luigi Marino dell’Università degli Studi di Firenze e, dopo i saluti delle autorità civili e religiose, proseguirà con gli interventi degli architetti Corrado Valente, Presidente dell’Archeoclub di Carinola, e Francesco Miraglia, Ispettore Onorario MiBAC, del dr. Andreas M. Steiner, Direttore di Archeo & Medioevo, del professor Bartolomeo Pirone, professore emerito dell’Università l’Orientale di Napoli, del professor architetto Cesare Crova, Consigliere Nazionale di “Italia Nostra”.
Il professor architetto Luigi Guerriero, Associato di Restauro Università della Campania, trarrà le conclusioni dell’eminente simposio moderato dal giovane Salvatore Mannillo.
Alla sua normale importanza acquisita nel corso degli anni questo Premio padre Michele Piccirillo aggiunge un’altra valenza: è trascorso un decennio dall’addio in quel triste 26 ottobre 2008, per uno di quei mali definiti incurabili, a padre Michele, religioso, scienziato e tessitore di pace in una delle zone più sante e travagliate del mondo. Qualche tempo prima di morire aveva scritto: «Tra i modi per contribuire all’intesa e alla pace tra le popolazioni del Medio Oriente, al Monte Nebo abbiamo scelto quello che è più congeniale con il nostro lavoro di archeologi (…), e ne siamo stati ampiamente ripagati non soltanto sul piano professionale, ma anche come frati minori seguaci di Francesco che in Egitto andò a parlare pacificamente con il sultano Malik al-Kamil, nipote di Saladino».
Sarà, quella di sabato, solo una delle manifestazioni in suo nome nel decennale della scomparsa: già altre ce ne sono state e in luoghi probabilmente più prestigiosi, ma siamo certi che questa sarebbe la sua preferita visto che si svolge, annualmente, nel suo paese natio.