Un maresciallo della Guardia di Finanza Marcello De Prata (52 anni, in servizio al porto di Napoli) entra nella cartoleria della famiglia Laurenza e uccide la moglie, Antonella Laurenza (45 anni) e la cognata Rosanna Laurenza (43 anni). Poi, con la stessa arma, si è suicidato. Il militare ha anche ferito i due suoceri, che non sono in pericolo di vita ma comunque in gravi condizioni all’ospedale di Caserta.
Ancora non è dato sapere se si sia trattato di un piano premeditato o dettato da un’improvvisa furia omicida, ma purtroppo il copione è sempre lo stesso: il loro matrimonio stava andando a rotoli, lei stava per lasciarlo e lui non voleva accettare questo stravolgimento della vita familiare. Fatto sta che ora si contano tre morti e, soprattutto, due figli, una figlia ventenne e un figlio di 14 anni, rimasti orfani sia del padre che della madre.
I soloni e i “sotuttoio” che si ergono a giudici di situazioni come queste, mai potranno sapere cosa scatta nella mente, malata o improvvisamente in black-out, di chi vede crollare come un castello di carte tutto ciò che, magari sbagliando, dava ormai per acquisito: in certi casi solo il silenzio deve avere spazio.
Inutile dire che la comunità cittadina è sotto shock e il sindaco Bartolomeo Cantelmo ha già annunciato il “lutto cittadino” per il giorno dei funerali.