La lapide commemorativa dell’Eccidio delle Corsole del 21 ottobre 1943, posta nell’area recintata del vigilatissimo Palazzetto dello Sport, è stata divelta e vandalizzata. Il triste episodio di cui fa memoria risale alla ritirata dei nazisti del settembre 1943 che, dopo la firma dell’Armistizio e l’avanzata da Sud delle forze Alleate, insanguinava Terra di Lavoro con inumana ferocia. Il 21 ottobre del 1943, in località Corsole a Mondragone, una pattuglia di tedeschi obbligò sei contadini ed un soldato a scavare una grande fossa per poi, subito dopo, fucilarli. Coloro che non morirono furono uccisi a colpi di baionetta.
Con la memoria non si scherza, non si deve scherzare! Non si può ignorare il sanguinoso sacrificio di chi, spesso suo malgrado, ha fatto la storia di questo Paese. Si DEVE conservare la memoria, oltre che l’umano rispetto, di fatti di sangue avvenuti 75 anni fa, ma anche di quelli più recenti che comunque sono macchiati di sangue innocente, sangue che in un certo qual modo ci aiuta a vivere meglio.
Infatti con il conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Città di Mondragone, il 25 aprile del 2006, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi non solo rendeva onore alle vittime degli eccidi nazisti in quei mesi, anzitutto questo era lo scopo, ma chiaramente intendeva favorire l’imperitura memoria di quei fatti nella speranza che non si ripetessero.
Come dimenticare, per esempio, l’altro feroce eccidio che i nazisti perpetrarono il 28 ottobre di quel fatale 1943, fatto di cui ieri ricorreva il 75° anniversario, “L’eccidio delle Cementare”, quando si pose barbaramente fine a diciassette vite innocenti, giovani prima fucilati e poi sepolti sotto un costone di montagna fatto franare su di loro, in località Cementare una zona appena fuori dell’abitato di Sant’Angelo nei pressi di alcune cave di tufo grigio le ciomentare, lungo la strada che in quel tempo conduceva a Falciano, proseguendo poi per Casanova e Carinola.
Invece no! Periodicamente siamo costretti a commentare l’idiozia di alcuni che credono di fare cosa buona e giusta dissacrando il ricordo di vite innocenti che purtroppo loro malgrado “hanno già dato”, ignorando che dei loro ridicoli gesti la storia perderà memoria mentre i martiri conserveranno sempre un posto speciale nei nostri cuori, con o senza lapide!