Carissimi,
forse potrà apparire non usuale, credo però che la scelta di questa forma per esprimere riconoscente gratitudine verso Voi tutti, Comunità ecclesiali e civili, sia il modo migliore per esternare i sentimenti che abitano il mio cuore, di Pastore e di Cittadino di questa nostra amata Terra. Ho avvertito, con singolare forza, l’abbraccio avvolgente dell’affetto e della sincera vicinanza di tutta la Comunità Aurunca, Persone, Parrocchie, Istituzioni civili e militari, Enti, Associazioni ecclesiali e civili, soprattutto in un momento in cui, personalmente e con la mia Famiglia, siamo stati chiamati a vivere questa particolare esperienza di dolore.
La consolazione, che toglie dalla solitudine nella prova, è un dono straordinario che passa sia per il non facile sentiero della Fede, sia in quello della affettuosa vicinanza che, lentamente ma decisamente, conduce il dolore a ritrovarsi nella forma dell’Amore.
È stato per me il segno di un vincolo che si consolida ancor più attraverso questo evento che, oltre la sua ineludibile difficoltà, rivela la bellezza del dono della reciprocità, della condivisione, della intima partecipazione ai bisogni più intimi e veri che caratterizzano la vita. Soprattutto in questo momento ho visto confermata la essenzialità di una scelta che si centra sempre più sulla qualità umana delle relazioni e sull’attenzione meticolosa ai bisogni materiali e spirituali di ogni persona, soprattutto nei contesti vitali della prova e del dolore.
Desidero, nel manifestare la profonda riconoscenza per l’affettuoso abbraccio ricevuto, rinnovare tutto l’impegno nel consolidare questa essenziale via della comunione e della coesione sociale quali tratti decisivi per rendere veramente umano il nostro impegno ecclesiale e sociale.
Nella sua “sapienza del cuore”, mia Madre, ha consegnato, a noi figli alcuni insegnamenti che desidero condividere: fiducia in Dio, che diventa vera soprattutto nella prova; amore che non si rassegna, piuttosto si rafforza nelle difficoltà. Da questi riferimenti matura una speranza realistica che spinge il cuore ad attraversare le complessità della vita.
Nel rivolgere a tutti Voi il grazie del cuore, affido il comune cammino, complesso ma carico di doni, alla dolce Madre nostra Maria, Avvocata del nostro Popolo, e a Colui che fonda la nostra unica speranza: Gesù, il Signore.
Sessa Aurunca, 3 giugno 2018
+ Orazio Francesco Piazza