La birra inizia a scendere, ma sbagli strada. Inizio a soffocare.
Ma ecco il miracolo.
Tutto nel bar si ferma. Le lancette dell’orologio non segnano più lo scorrere del tempo, il barista è immobile col bicchiere per metà lavato i due avventori sono rimasti con le loro birre in mano.
Un silenzio irreale mi circonda, io unico a vivere quella strana esperienza. All’improvviso, come una processione, si palesano davanti ai miei occhi le figure di alcuni personaggi.
Fuori altri aspettano. Riconosco Pietro Nenni e Ferruccio Parri.
Nel frattempo un bel cazzottone nella mia schiena da parte di Spadolini ha fatto si che la mia birra pigliasse la strada corretta.
Si avvicinano al mio tavolino Pertini e De Gasperi. Con il pugno chiuso e pure abbastanza arrabbiato, Pertini mi fa: “Ohi Pe’ scetate è sulu nu suonnu“.
De Gasperi, da parte sua, tira fuori dalla tasca della giacca un pacchetto di nazionali senza filtro e me ne offre una.
Mi accompagnano fuori dal locale e così come sono arrivati così se ne vanno.
Il tempo ritorna a scorrere normale, nessuno tranne me si è accorto di niente.
L’orologio ritorna a segnare il tempo, i due avventori discuto ancora di politica, il barista risciacqua i bicchieri.
Con la nazionale senza filtro tra le dita, mi avvio a passo lento in un muto pellegrinaggio verso il nostro Santuario.
2 thoughts on “Piccolo miracolo”
È bello sognare… Almeno quello non ce lo possono sognare
il dramma che parecchi “politici” non conoscono nemmeno i SIGNORI che hai sognato