Nel racconto romanzo “La casa di Strada del Re”è narrata la storia immaginaria ed irripetibile di un centurione romano trecenario della prima metà del primo secolo d.C.
Il centurione Marco Acuto, fedele servitore del potere di Roma nell’Ager Falernus controlla in modo fedele e puntuale un mondo rurale ma nello stesso tempo ricco e facoltoso, minacciato
dalle scorribande di bande di ladri e luogo di contese di ricchi e nobili romani che con i loro prodotti condizionavano la vita della stessa corte imperiale di Claudio.
La casa, “caupona”, di Strada del Re è il centro operativo di tutte le azioni di Marco Acuto.
Marco, da questo luogo immaginario, aiutato dai suoi commilitoni prepara e realizza il disegno della Divina Augusta Agrippina di portare sul soglio dell’Impero Romano il figlio Nerone.
Rifiuta, però, di essere l’esecutore della morte dell’Imperatore Claudio e si rifugia in Alemania dove era stato al servizio del Generale Germanico, padre della Divina Agusta Agrippina.
Il paesaggio ed i luoghi dell’Ager Falernus sono il palcoscenico su cui si muovono i vari personaggi creati dalla fantasia dell’Autore e i fatti narrati sono il motore che ne animano la vita e la scena. Il vino Falernum ricercato e celebrato per la sua robustezza e che racchiude nel suo sapore e nel suo colore la terra dell’Ager Falernus è il filo nascosto che guida tutta la narrazione.
Nota critica a cura di Giuseppe Angeli
Ho letto l’ultimo libro “La casa di Strada del Re” di Giuseppe Toscano e la mia meraviglia continua sia nel notare la ricchezza di conoscenza storica che questo Autore ha della sua terra e sia per la sua portentosa e meravigliosa fantasia nel creare personaggi che, una volta incontrati nella lettura di questo libro, non ti lasciano più.
Devi seguire con attenzione l’incalzare del racconto altrimenti perdi il filo e devi ritornare a capo per rientrare in un mondo della prima metà del primo secolo a.C. e sederti sul davanti della “caupona”di Strada del Re per rivivere questa storia fantastica del centurione Marco Acuto. L’Autore non vuole ingannare il lettore con l’uso di uno strumento magico che è quello di una rievocazione di un mondo immaginario e fantastico. Il romanzo ha solide fondamenta storiche, basta leggere gli Annali di Tacito nel cap. XI e XII per non dire di aver fede nella profonda cultura storica dell’Autore, i luoghi dell’Ager Falernus ed i personaggi che in essi vivono,veri o creati dalla fantasia dell’Autore, ne sono un unicum nel suo genere.
L’Autore ti prende per mano e ti accompagna su di un palcoscenico unico che è l’Ager Falernus sul quale tu incontri i vari personaggi e vivi con loro un’esperienza davanti ad un coppa di vino Falernum, il vino degli Imperatori romani,che non vivrai più. Non riassumo la trama del romanzo “La casa di Strada del Re”, questo compito lo lascio a voi lettori per non togliervi anticipatamente il gusto di una lettura intensa ed appassionata.
Il modo di narrare di Giuseppe Toscano è fluido ed accattivante, non ti crea difficoltà nel seguire gli avvenimenti, a volte anche tumultuosi, che per la loro specificità ti potrebbero portare lontano dal filo della narrazione.
Queste sono doti che già conosciamo. Con questo romanzo l’Autore ha voluto lanciare un messaggio ai suoi lettori : il raccontare un mondo che sembra così lontano può aggiungere alla storia di un territorio antico, come l’Ager
Falernus, una vivacità che questo territorio stava perdendo. Auguro all’Autore Giuseppe Toscano ed a questo ultimo lavoro “La casa di Strada del Re”, genuino come era genuino l’antico vino Falernum, successo, come merita, presso i lettori.
Giuseppe Angeli