Altra patente di scarsa efficienza amministrativa indirettamente assegnata all’Amministrazione Carinolese e in senso più ampio alle ultime amministrazioni che si sono avvicendate (e crediamo proprio di esagerare usando questo termine… ) a Palazzo Mazza da Legambiente, e quindi non da un’opposizione qualsiasi che per definizione è di parte, ma da un organismo sulla cui terzietà non possono esservi dubbi e che quindi non può essere tacciato di partigianeria alcuna.
Ieri Legambiente ha presentato il dossier in merito alla raccolta differenziata in tutta la Regione: il nostro Comune è in posizione 492 (su 550) con una RD del 45,18% ben al di sotto del 97,25 del comune di Sassano in provincia di Salerno, ma anche dell’88,03% di Guardia Sanframondi in provincia di Benevento che si aggiudica la qualifica di Comune Riciclone tra quelli che hanno tra i 5 e i 10.000 abitanti.
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L’economia circolare nella nostra regione è una strada realmente praticabile e prova ne sono i nostri Comuni Ricicloni. Oggi per entrare nell’Olimpo della gestione sostenibile dei rifiuti è necessario puntare sulla qualità e sulle politiche di prevenzione, per chiudere definitivamente le emergenze che ancora incombono sul nostro territorio. Per far ciò dobbiamo innanzitutto superare i pregiudizi sul tema dei rifiuti che nascono, sì da preoccupazioni concrete, ma che possono essere superate grazie a un’alleanza di tutti gli attori dell’economia circolare regionale e nazionale. Nella nostra regione sono presenti eccellenze imprenditoriali su cui poter contare e, partendo proprio da queste, dobbiamo lavorare affinché si modifichi il tessuto connettivo dell’economia campana per mettere in piedi un vero e proprio progetto di sostenibilità e circolarità. Serve estendere le buone pratiche a tutta la regione, abbiamo bisogno di amministrazioni all’avanguardia, di cittadini virtuosi e di imprese attente e sostenibili, occorre completare la rete degli impianti per trattare l’organico, quelli di riciclo di tutte le filiere e frazioni nei luoghi ancora sprovvisti, i siti produttivi per la preparazione per il riutilizzo, e applicare tutte le innovazioni tecnologiche che sono in grado di recuperare materia dai rifiuti considerati fino a ieri irriciclabili
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Secondo Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, aumentano dunque i Comuni campani Ricicloni che superano il 65% di raccolta differenziata.
Dunque un’altra poco invidiabile certificazione raccolta dal comune di Carinola che continua ad accumulare battute d’arresto, tanto che dopo i vari fallimenti…
PUC, quello che dovrebbe essere lo strumento di sviluppo del territorio, e per l’approvazione del quale aveva esplicitamente chiesto la fiducia dai balconi, è stato miseramente abbandonato nonostante i proclami pre-elezioni;
Cimiteri, forse la responsabilità va ascritta anche al recente fallimento della SACOM, ma resta il fatto che il Comune non riesce a garantire nel migliore dei modi un altro dei servizi basilari nel rapporto Cittadino-Istituzioni;
Strade (pericolosissimo e mortifero il tratto carinolese della nazionale Appia e pessimo lo stato delle strade interne al territorio comunale);
Sicurezza inesistente, sia privata sia pubblica;
Pro Loco Carinola, nonostante la buona volontà dei soci non riesce a decollare… perché? Per quei fondi che il Comune preferisce dirottare altrove?… ;
e chi più ne ha più ne metta visto che quest’Amministrazione ricorda Cimabue che fa una cosa e ne sbaglia due!
Speriamo ora che il solito illuminato di turno non cerchi di dire che “I risultati del rapporto Legambiente si riferiscono al 2016” perché è la solita risibile giustificazione-non-giustificazione visto che le Amministrazioni carinolesi degli ultimi 30-40 anni sono come le figurine dell’album dei calciatori: stesse facce con periodici e mai definitivi cambi di casacca.
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