A volte aver a che fare con i meandri della burocrazia italiana significa… ops, ci sembra di avere una netta sensazione di déjà-vu, ci sembra di avere già scritto centinaia di volte la stessa cosa! Parlando con la gentile e disponibile assessore Rosa Di Maio abbiamo saputo che la Giunta ha deliberato ieri di indire una gara d’appalto per il rifacimento della strada che da Casale porta a Croce (la delibera verrà pubblicata lunedì all’Albo Pretorio on-line). Bene, anzi benissimo, finalmente abbiamo pensato. Insomma, ci siamo quasi emozionati!
Solo che il tratto che verrà asfaltato è quello che arriva fino all’ingresso della circonvallazione a partire da via Silvestro Aurilio, o, se si preferisce, dalla circonvallazione in su!
Quella che può sembrare una crudele beffa, ha in realtà una spiegazione ben precisa che esula dalla volontà di chi in buona fede ci ha fornito la notizia. Innanzitutto i fondi che verranno utilizzati, sono stati reperiti grazie a una sorta di … scommessa? Vogliamo chiamarla così? Quel tratto verrà asfaltato IN DANNO ALLA PROVINCIA cioè il comune di Carinola anticipa i soldi necessari addebitandoli alla Provincia fidando su una restituzione futura.
Ma la motivazione per cui NON SI ASFALTA il tratto di strada che maggiormente ne avrebbe bisogno è talmente ridicola che se non ci fosse da piangere quasi quasi verrebbe da ridere e consta di un groviglio di ricorsi e contro-ricorsi in cui apparentemente è rimasto invischiato il comune di Carinola ma che come al solito ha come unico defraudato il cittadino comune che ignaro di tutto ne paga sempre e comunque le conseguenze. Cercheremo di spiegarlo anche se non garantiamo la riuscita del tentativo.
Anni fa, per risolvere uno degli annosi problemi idrici del nostro Comune, si decise di far arrivare acqua potabile a Croce di Casale attraverso una conduttura/serbatoio che attraversasse la circonvallazione e la strada provinciale in oggetto (quella appunto da Casale a Croce): era un vecchio progetto dell’Amministrazione De Risi. Ora in fase di attuazione dopo l’effettuazione della gara d’appalto è successo il solito caso all’italiana, uno di quei casi che abbiamo visto a Genova, nelle zone alluvionate o disastrate, e comunque là dove in Italia si cerca di porre la parola fine a un problema: l’impresa classificatasi seconda ha fatto ricorso all’ANAC (l’Autorità Nazionale Anti Corruzione di Raffaele Cantone) asserendo che la vincitrice non possedeva i requisiti per partecipare.
Il Comune a questo punto tramite l’Ufficio Tecnico Comunale non poteva far altro che adeguarsi a tale decisione e proclama vincitrice l’impresa seconda arrivata e, dopo mesi, la questione sembrava essersi risolta. GIAMMAI! La prima arrivata, quella esclusa dall’ANAC, sentendosi a sua volta defraudata, ricorre contro il ricorso e si appella al TAR. Ora si è in attesa della sentenza.
Risultato?
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2 thoughts on “Carinola, Italia. Strada da asfaltare ma non si può!”
l’Italia la nazione della comicità
Se posso suggerire il titolo per il prossimo articolo:
Carinola, Italia, comune da asfaltare!