La campagna elettorale a Falciano del Massico sembra essere già entrata nel vivo e a poco meno di due mesi dal voto gli scambi d’accuse varie non mancano di certo. Alle parole di fuoco che Falciano Tua-Falciano Libera (il movimento del prof. Mario Zannone) aveva usato in replica a un manifesto di Falciano Bene Comune, altre parole del prof. Giuseppe Toscano, candidato di Falciano Bene Comune, che sembrano “contro-replicare a quella replica”. Il tutto introdotto da una breve riflessione dello stesso prof. Giuseppe Toscano:
«Le risse da bar, le calunnie, sulle quali qualcuno farà luce, il parlare a vanvera senza sapere ciò che si dice ed il fango che si vuole gettare sulle donne e sugli uomini di Falciano Bene Comune non fermeranno le idee e le azioni di un programma che si sta proponendo alla discussione di tutti da settimane. Gli altri dove sono? Si spera che abbiano almeno il coraggio di parlare dai tanto “sospirati balconi”, o manderanno al loro posto le foto, come hanno ampiamente preannunziato, perché sicuri di vincere?»
I sogni si possono sempre trasformare in realtà, così inizia il Prof. Giuseppe Toscano candidato nella lista Falciano Ben Comune, se ci si mette in discussione e se con realismo si affrontano le istanze di un territorio che per anni è stato abbandonato a se stesso con un tessuto sociale allo sbando, deluso dalle varie comparsate di personaggi che ne hanno carpito con l’inganno la buona fede. Oggi viviamo, continua, in un contesto in cui nessuno è Mago Merlino che con la sua magia possa trasformare questo nostro piccolo spazio di mondo per donarci l’ultimo Re Artù, viviamo un periodo di crisi di valori che hanno sostenuto in un passato, anche recente, la grandezza di questo nostro territorio e ne ha affossato il suo sviluppo e cancellato la forza della speranza per ricrescere. I valori si riacquistano con il coraggio, si devono togliere le doppie bende dagli occhi, ci si deve ribellare con forza contro coloro che con il loro egoismo programmato hanno trasformato il territorio ed il paese in un animale amorfo senza testa e senza cuore. Uno sviluppo sostenibile è possibile solo se questo territorio e questo paese si convince che la legalità deve essere affermata e testimoniata da parte di chi vuole guidare il suo futuro sviluppo altrimenti tutto rimarrà come prima. L’azione amministrativa deve essere imbevuta, guidata, sostenuta dalla legalità mettendo a rischio anche la propria persona.
Riempirsi la bocca, continua Toscano, e poi sputare sentenze sulla legalità piace a chi vive nella illegalità, nella collusione e nel compromesso perché è protetto dal perbenismo mascherato da ipocrisia dai tromboni dei populisti che usano parole di cui non ne conoscono il vero significato, perché gli stessi non hanno mai dato, ancora oggi, nessun segno concreto di voler vivere e costruire un ambiente in cui la scelta della legalità viene prima di tutto Senza la scelta della legalità prima di tutto il nostro paese Falciano del Massico non ha speranza di risollevarsi ed uscire fuori dal buio in cui è tenuto prigioniero.
La legalità, afferma Toscano, non è solo e soprattutto il rispetto delle Leggi, è anche questo per non trasformarci in bestie feroci, la legalità è il rispetto dell’uomo, dei suoi diritti, della sua famiglia, dei suoi pensieri, delle sue scelte e dei suoi bisogni. La legalità nessuno la può modificare e interpretare ad uso e consumo proprio, essa è connaturata alla coscienza individuale di ciascuno di noi e ci indica ciò che è giusto per gli altri e non solo per noi stessi e ci condanna quando non la rispettiamo. E’ una voce che vive dentro di noi e saperla ascoltare significa saper governare un paese assetato di legalità perché costretto a vivere, non per sua scelta ma per ignominia altrui, nella soggezione e nell’abbrutimento.
Il professor Toscano, sicuro candidato di Falciano Bene Comune, continua esaminando alcuni punti essenziali del programma del candidato Sindaco Erasmo Fava “Pensare ad uno sviluppo sostenibile di Falciano del Massico con il pensiero costante del rispetto della legalità significa fare scelte incisive che toccano gli interessi di molte persone che fino ad oggi poco o niente hanno fatto per la sostenibilità della vita di insieme. Non si possono lasciare i luoghi dove i ragazzi devono essere istruiti ed avviati al rispetto della legalità in un modo miserevoli ed abbandonati, sopravvivono solo per il sacrificio costante di tutto il personale della scuola. Il diritto allo studio ed alla legalità che camminano insieme devono trovare nelle persone scelte per amministrare il paese una convinzione che le scuole devono avere il primo posto nell’azione amministrativa sia con il rispetto del diritto allo studio di tutti con interventi mirati per gli studenti meritevoli e bisognosi e sia al mantenimento dell’efficienza delle strutture. La nuova frontiera del diritto allo studio dovrà prevedere interventi mirati da parte dell’Ente Locale e delle forze vive e produttive del nostro paese in accordo con l’istituzione scolastica nel proporre percorsi formativi già a livello di scuola media dell’obbligo che portano alla riscoperta della storia del nostro territorio e dei mestieri che si sono persi grazie alla poco lungimiranza di chi ha governato Falciano del Massico.
Tali percorsi istituzionalizzati devono trasformarsi in specializzanti dopo il ciclo della scuola media dell’obbligo con riconoscimento da parte dell’Ente Regionale, un passaggio essenziale per creare un primo gradino di accesso al mondo del lavoro nel nostro territorio. Recuperare il centro storico del nostro paese, la spina dorsale che corre da Corso del Re sino a Piazza San Pietro con i vari e stupendi vicoli laterali, rappresenta un richiesta di legalità e di rispetto per i nostri antenati che lì hanno vissuto e fatto prosperare il nostro paese. Ora questa dorsale con i suoi vicoli è al completo abbandono ed i pochi interventi effettuati ne hanno rovinato in parte la sua bellezza che rispecchia la civiltà agricola contadina.
È necessario ed urgente studiare un Piano Direttorio di recupero. Vi sono in proposito fondi strutturali regionali ed europei che possono benissimo essere usati nella legalità, basti pensare anche al solo DPR 380/2001 art.3 lettera D per il recupero dei Centri Storici per agire con flessibilità e rapidità. Il recupero del nostro Centro Storico può diventare, nel rispetto della legalità, un buon volano per creare posti di lavoro per i nostri giovani Progettare il futuro, in termine urbanistico ed occupazionale, del nostro paese Falciano del Massico è anche dire in modo aperto e senza i soliti sotterfugi che usano solo i vecchi marpioni, e nel nostro paese ce ne sono, è cosa noi intendiamo per P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale) e quali sono gli obiettivi che i futuri amministratori si devono dare per la sua formulazione. La linea portante del Puc, è la linea della legalità, è di rivedere l’esistente ed avere il coraggio di dire che ciò che si è previsto per lo sviluppo urbanistico del paese è sovradimensionato e fuori di ogni logica di veridicità. Si è previsto, nei tempi dei sogni proibiti in cui tutti potevano fare tutto in barba alle leggi e regolamenti, uno sviluppo urbanistico per il triplo degli abitanti che oggi vivono nel paese e si è distrutto con la cementificazione il nostro suolo.
L’obiettivo serio per chi vuole amministrare il nostro paese è quello di progettare un Puc con un consumo zero del territorio nel rispetto delle norme previste, recuperare alla fruibilità tutte le zone già destinate a tale scopo incentivandole a diventare poli di attrazione turistica, recuperare il centro storico e le zone pedemontane a percorsi turistici ambientali. Recuperare le zone di crisi, come la Cava Cesque ed altre zone, alle loro funzioni originarie rivedendo ed annullando le concessioni ambientali date: questo è un forte segno di legalità. Un Puc visto con tale prospettiva può anch’esso diventare un effettivo volano per la creazione di posti di lavoro. Bisogna anche avere il coraggio di chi vuole sfidare le vecchie consuetudini e le vecchie trappole: il Puc come il Bilancio Comunale deve essere partecipato e condiviso con l’intera popolazione: il paese deve sapere in modo diretto e non filtrato dai soliti marpioni le scelte che l’amministrazione fa per salvare ed ammodernare il proprio paese. Una spinta maggiore al recupero della legalità e dell’imprenditoria giovanile è progettare un luogo ben definito sulla direttrice Falciano del Massico – Casanova per essere scelto come un’area di Progetto delle Nuove Professioni con la creazione di laboratori artigianali assistiti nel loro primo anno di esercizio, oltre a quelli previsti dalle leggi regionali, da provvedimenti di esonero delle tasse dovute alla fiscalità locale. Questi, con gli altri già presentati, sono i punti di un programma possibile che Falciano Bene Comune con il suo Sindaco Erasmo Fava vuole realizzare, basta solo essere coerenti e rispecchiarsi nella parola legalità che è anche spinta a rinnovarsi ed a rinnovare chi ci sta vicino.” Il Professor Toscano chiude con un suo motto: “Si può, se si vuole.”
Ufficio Stampa Falciano Bene Comune, 14/04/2017