Sempre più burrascosa e piena di punti interrogativi la navigazione della Giunta sessana dell’avvocato Silvio Sasso, insediatasi nello scorso giugno e già a forte rischio di tenuta. Il Circolo politico “Angelo Vassallo” ed i suoi rappresentanti in Consiglio comunale Domenico Bevellino e Maria Teresa Sasso (foto) a seguito dell’incontro con il Sindaco, hanno preso atto che le condizioni per far parte a pieno titolo della maggioranza di governo della Città sono venute meno e nel corso dell’assemblea degli iscritti, presieduta dal coordinatore professor Filippo Ianniello, si è quindi deciso di garantire all’Amministrazione il solo appoggio esterno, da soppesare volta per volta, ritenendosi unicamente vincolati al rispetto e alla realizzazione delle linee programmatiche per altro già ricordate al Sindaco in un documento in ventuno punti sottoposto inutilmente alla Sua attenzione oltre un mese fa.
COMUNICATO STAMPA
“Fedeli al mandato elettorale vigileremo affinché non avvengano ribaltoni e tradimenti del mandato popolare a favore di gruppi di potere sempre pronti a sedersi al tavolo di chi governa, e rispetto ai quali ci opporremo sempre fermamente.
In questi mesi tormentati da discussioni e polemiche incomprensibili, abbiamo cercato in tutti i modi di centrare la discussione del Consiglio su temi concreti e di interesse generale: approvando importanti atti di indirizzo come quello che apre concretamente la strada dell’utilizzazione del Complesso di San Domenico per il Liceo musicale ed il Conservatorio, sollevando per primi problematiche come il depotenziamento della tratta ferroviaria Sessa Aurunca – Roma e il rischio di chiusura degli istituti scolastici che dipendono dalla provincia, lavorando ad importanti progetti sociali quale l’Home Care, salvaguardando la possibilità per ben 80 studenti del basso Lazio di frequentare gli istituti superiori di Sessa, portando all’attenzione dell’amministrazione importanti bandi regionali rivolti a categorie svantaggiate.
Abbiamo profuso in ogni modo il nostro impegno affinché il programma elettorale che abbiamo in gran parte contribuito a determinare costituisse l’elemento centrale della discussione politica.
Con rammarico abbiamo dovuto riscontrare la totale assenza di raccordo tra Giunta e Consiglio, che si è poco elegantemente mostrata in occasione di Consigli comunali in cui il Sindaco subiva il voto contrario di gran parte della maggioranza, come nel caso delle partecipate; per non parlare della messa all’ordine del giorno del Consiglio di una importante variazione di bilancio senza che alcuna discussione fosse intervenuta tra le forze politiche.
Ritenevamo di poter partecipare al processo decisionale amministrativo anche non essendo rappresentati in Giunta, come normalmente avrebbe dovuto essere in una coalizione che avesse voluto ed apprezzato il nostro contributo. Dobbiamo tuttavia constatare che ci sbagliavamo. Non riteniamo corretto né responsabile celare la nostra preoccupazione per una giunta debole, che delibera pochissimo, che non si presenta in Consiglio Comunale nei momenti in cui sarebbe maggiormente opportuno. Una Giunta burocraticamente intesa dal Sindaco quale mera esecutrice materiale della propria volontà e che nella sua composizione è per almeno tre/quinti tutt’altro che “tecnica” come da qualche parte si è sostenuto.
Sia chiaro: alla luce di quanto fin qui esposto, il nostro Circolo si vede costretto a rivendicare per sé e per le altre forze politiche della coalizione condizioni di pari dignità nella determinazione del processo decisionale e nella composizione della giunta. Non si tratta, come si evince da qualche ricostruzione giornalistica di comodo, di una questione di “poltrone”, ma del diritto/dovere di chi ha ricevuto il consenso popolare di dar conto delle aspirazioni, delle idee, delle proposte degli elettori e dei cittadini che hanno manifestato fiducia nei confronti della nostra azione politica.
Sessa Aurunca e il suo territorio hanno bisogno di chiarezza e di un clima diverso per poter essere ben governati e per uscire da uno stallo paralizzante che non risolve, anzi aggrava, gli innumerevoli problemi che abbiamo di fronte e che rischiano di restare irrisolti.
Non riteniamo utile né decoroso appellarsi al lavoro del Consiglio regionale per giustificare le carenze dell’Amministrazione comunale acquisendo meriti su iniziative, come la bonifica del sito della discarica, di esclusiva competenza regionale e che, per altro, fanno seguito ad anni di battaglie di cui siamo stati protagonisti assieme a tanti altri cittadini e associazioni.
Se la prospettiva del Sindaco, quindi, è quella di tenere nel pantano la città nell’attesa di sciogliere i nodi politici che abbiamo evidenziato, abbia allora il coraggio di dare seguito a dimissioni solo evocate e di spiegare pubblicamente, come giustamente richiesto da più parti, le ragioni della crisi precoce dell’Amministrazione da lui guidata.
Non saremo certo noi a sottrarci ad un pubblico confronto e al sacrosanto dovere di chiarire a tutti i cittadini le ragioni di uno stato di cose non più tollerabile”.