Dopo che si è sopita la figuraccia mondiale sull’ “affaire” retromarcia europea dei 5 Stelle, non è peregrina una modesta analisi sul movimento nato per aprire “come una scatoletta di tonno la politica”.
Sembra, infatti, che esso stesso sia finito nel tritatonno e chiuso ermeticamente nella scatoletta che volevano aprire.
Emblematiche di tutte le contraddizioni che un movimento la cui appartenenza è trasversale politicamente e quindi qualunquistica è la conversione “tout court” ad opera dei funambolici soci e capi setta alias il duo Grillo-Associati Casaleggio.
La cosa, però, che più colpisce è che il famigerato duo propina di ogni ai suoi sostenitori e questi, come settari invasati, si lasciano inopinatamente scivolare tutto addosso come vere e proprie “canne sbattute dal vento”.
Eclatante, come negli ultimi giorni, forcaioli seriali si siano scoperti garantisti solo per parare un eventuale colpo alla loro già, ormai, precaria e presunta “onestà”, quindi abbiamo modo di assistere ad una vera e propria strategia di “distrazione di massa”.
Infatti, con una clamorosa ed inaspettata giravolta, per distogliere l’attenzione dalla fallimentare e preoccupante azione sotto l’aspetto giuridico della Raggi, sindaco della capitale (la quale, è giusto non dimenticarlo, vanta una consolidata collaborazione con lo studio legale dell’avvocato Cesare Previti), e stante alle ragioni fondative, in questo caso non rispettate del Movimento, la stessa, anche se indirettamente, forse non aveva i titoli in ordine per rappresentare il “verbo ” dei 5 Stelle.
Ma il doppiopesismo, l’opportunismo e le contraddizioni dei 5 Stelle, in questo caso, hanno avuto la meglio.
Evviva la trasparenza ed onestà… furbescamente la Raggi nel curriculum non aveva inserito la collaborazione con lo studio Previti che molti grillini romani sapevano sottacendolo.
Quindi senza ricordare le scandalose ipotesi che vorrebbero indagati gli stretti collaboratori della Raggi da ella imposti o confermati ai vertici del Comune di Roma, i “fascistelli forcaioli” quali Di Maio, Di Battista, Taverna uniti alla Grillo – Associati Casaleggio si riscoprono garantisti e non nascondendo essi stessi la vergogna dell’improvvisa svolta voluta dai capi setta per fare “ammuina” e distrarre l’opinione pubblica.
Ma costoro che a chiacchiere hanno difeso la Costituzione, al pari della Lega, sono veramente convinti che il “garantismo e la democrazia” sono valori imprescindibili per la nostra Costituzione?
Ho dei seri dubbi e attendo intrepido il loro ritorno al forcone.
Altro “coupe de theatre” che ha propinato l’ineffabile duo Grillo-Casaleggio con l’amplificazione accattivante prima e marcia indietro subito dopo degli aedi più fedeli della setta, vale a dire Di Maio – Di Battista, è stata la vergogliosa ed umiliante marcia indietro di Grillo e C. dopo che i liberali europei ne avevano platealmente respinto l’adesione al gruppo.
Adesione dovuta e voluta per mero opportunismo perché consentiva ai 5S di guadagnare Euro e poltrone, rinnegando se stessi per aver sempre sostenuto no Euro no Europa, ed ancora più gravi hanno ribussato, dopo essersi cosparsi il “capo di cenere” , alla porta di Farage che li ha riaccolti imponendo loro degli umilianti obblighi.
In 48 ore sono stati no Euro, no Europa, poi convintamente… sì Euro, sì Europa per poter ritornare subito dopo di nuovo No Euro, No Europa.
Credibilità e coerenza ed onestà intellettuale al massimo….
Cos’altro aggiungere a quella che rimarrà nella storia per essere ricordata come una pagina la più umiliante della non invidiabile storia politica italiana?
Penso veramente che il M5S che predicava “onestà e trasparenza” sia stato il più grande bluff della storia politica italiana, una setta che approfittando di una grave crisi dei partiti oltre che di una grave crisi economica europea e mondiale e della non facile soluzione della questione migranti, tenta di conquistare il potere.
Spero sia stato solo una parentesi e che i partiti ne traggano una positiva lezione per migliorarsi e per migliorare la loro classe dirigente, se ciò non avenisse in tempi congrui credo che la demagogia, il populismo becero e la forza dell’invettiva e del turpiloquio alle 5 Stelle non tarderanmo a prevalere.
Lorenzo Razzino