Un’approfondita analisi sul TERRORISMO

L’assassino di Fabrizia Di Lorenzo ed altre 11 persone è morto in uno scontro a fuoco con la Polizia in Italia, a Milano. Non ci è voluto molto per tracciare vita e storia del giovane attentatore. Quel che emerge è che è nato in Tunisia ed è poi arrivato in Italia.

Quì da noi sarebbe avvenuta la sua radicalizzazione. In Italia è stato per lo più in carcere (circa 4 anni). Una volta portata a termine la sua azione terroristica in Germania, passando per la Francia, è ritornato in Italia.

Gli interrogativi ora sono tanti. Le carceri italiane con l’elevata presenza di stranieri sono oggi diventate una fucina di potenziali terroristi?

Se così fosse ci sarebbe da preoccuparsi non fosse altro perché l’Italia è lo stato simbolo della Cristianità ed i “Crociati” sono uno degli obiettivi della guerra di religione. Colpire in Italia, magari in Vaticano, potrebbe essere garanzia di straordinaria visibilità planetaria e storica. E’ ancora stampata nella mente di molti la mano sacrilega di Alì Agcà mentre ferisce in modo grave Papa Giovanni Paolo II in un’epoca storica ben più “distesa” e “sotto controllo” di quella attuale. Ma l’attacco all’Italia potrebbe arrivare, considerate le attuali linee guide adottate dai terroristi islamici in ogni momento ed in ogni luogo in cui si concentrano un numero di persone notevole. E così la lista degli eventi sensibili, dei bersagli possibili, si allarga a dismisura. La scelta è modificare le nostre abitudini di vita oppure sopportare il rischio.

L’Italia è oggi il percorso privilegiato per penetrare nel tessuto europeo e, soprattutto, per ecclissarsi più facilmente confondendosi nelle comunità straniere poco integrate e poco permeabili?

Questa domanda richiede un’analisi accurata e studi approfonditi, per evitare che la situazione si incancrenisca, ed invita ad azioni rapide di prevenzione e di sistema.

Per la sua naturale posizione sullo scacchiere mediterraneo il nostro paese ben si presta purtroppo ad essere infiltrato da malintenzionati.

Ciò comporta una conseguenza negativa che è data dalla presenza di persone caratterizzate da una pericolosità sociale notevole ed una conseguenza positiva che potremmo definire “effetto tana”,  Chi si muove in Europa con piani destabilizzanti e terroristici partendo dall’Italia ha comunque bisogno di rifugio ed accoglienza nei tempi precedenti e successivi agli attentati e quindi non ha interesse ad alzare il livello di attenzione in Italia, paese in cui riesce a muoversi meglio, perché magari conosce la lingua e ha intrecciato relazioni di solidarietà ed accoglienza. Come già dimostrato nello schema degli attentati a Parigi.

La nostra vicinanza alle sponde dell’Africa settentrionale, profondamente, e forse definitivamente, destabilizzata dall’effetto della cosiddetta Primavera Araba, richiede però attenzione massima.

Vanno rafforzate le reti di intelligence, specializzando metodi e sistemi di coordinamento e di controllo, adottando tutte le tecnologie disponibili e risorse umane con elevati livelli di competenza.

Da ciò discende una sola ragionevole considerazione: il Governo dovrà prendere i necessari e dovuti provvedimenti.  E meno male che abbiamo un Governo, è il caso di commentare, in risposta a quanti nei giorni passati hanno predicato che non serviva averne uno.

Per chiudere un plauso alle forze dell’ordine per il risultato messo a segno a Milano. Il primo pensiero, però, da cui muove la mia modesta riflessione, così come l’ultimo pensiero non può non andare che a #fabriziadilorenzo, cittadina italiana ed europea, che in Germania aveva trovato il luogo in cui far vivere i suoi sogni e le sue speranze spezzate da chi è impegnato a spargere il seme dell’odio e della violenza sul nostro continente.

La pianta del male al nostro tempo, va detto per dovere di verità, è però altrove. Ad Aleppo, ad esempio sono morte migliaia e migliaia di persone e la città è ormai ridotta ad una scatola piena di buchi e voragini.

Lì ha vinto il male qualunque sia il risultato finale e quando si consente che ciò accada … i suoi semi si spargono intorno e diventano proiettili e TIR omicidi.

PER STARE IN PACE ABBIAMO BISOGNO DI PACE NEL MONDO!

Buon NATALE e Felice Anno Nuovo a tutti

K

 

 

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