In queste ore, a seguito dell’attentato di Berlino e della uccisione a Sesto S. Giovanni del suo responsabile, sta divampando l’ennesima polemica sui migranti. Alcuni, anche esponenti politici, se potessero, li imbarcherebbero volentieri su qualche scialuppa di fortuna e li rimanderebbero sull’altra sponda del Mediterraneo, quella africana. Un mare bello, unico quello che separa la Sicilia dall’Africa nel quale nel corso di questo 2016 migliaia di persone, bambini, donne, sono rimasti per sempre, inghiottiti dalle onde. Morti che pesano sulla coscienza di molti, ma soprattutto su quella di chi avendo responsabilità politica a livello internazionale non assume le decisioni adeguate che il dramma e la dimensione del problema impone.
Un mare che nella primavera del 1221 fu solcato da un naufrago importante quale S. Antonio che ammalatosi in terra africana stava facendo ritorno in Portogallo quando fu spinto sulle coste della Sicilia dove fu soccorso, accolto e curato da gente semplice e buona, la stessa che oggi a distanza di 900 anni accoglie i migranti.
Noi qui a Carinola abbiamo una piccola comunità di loro, 25 giovani cordiali e simpatici che spendono in gioiosa solitudine i loro giorni qui a Carinola lontani dalla loro terra. Molti di loro partecipano però costantemente alle funzioni religiose e sono sempre stati presenti alla recente, suggestiva Novena dell’Immacolata celebrata nella bella Chiesa dell’Annunziata di Carinola per la quale, colgo l’ occasione per ringraziare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per l’attenzione che stanno riponendo su questa Chiesa.
Alcuni migranti, nel corso della solenne processione dell’8 dicembre, hanno voluto anche portare sulle loro spalle la bella quanto pesante ed antica statua dell’ Immacolata affiancando i confratelli della Confraternita. Un gesto spontaneo e significativo che ha commosso molti di noi.
Per Natale anche noi abbiamo voluto fare un gesto semplice e spontaneo. Abbiamo organizzato un pranzo per loro. Volevamo farlo per il 25 dicembre proprio nella Chiesa dell’ Annunziata, poi sia per il freddo della Chiesa e sia per altre ragioni abbiamo dovuto optare per il 26 dicembre. Nella giornata di S. Stefano ci ritroveremo quindi tutti insieme, dopo la S. Messa, alle ore 13.00 nel salone Parrocchiale di piazza Vescovado per un pranzo comunitario migranti e non, con la presenza di don Enrico Passaro.
L’iniziativa è partita dalla Confraternita dell’ Immacolata ma un istante dopo, ha visto l’adesione convinta di intere famiglie di Carinola, di alcuni componenti il Comitato Festa, degli Amici della Biblioteca e di altri giovani volontari.
Nessuna pretesa particolare. Un modo piccolo o meglio un “moto piccolo controcorrente” rispetto a chi li vorrebbe spingere nella corrente del canale di Sicilia. Ma come diceva il grande Totò: “da cosa nasce cosa”. Può darsi che da questo piccolo gesto possano nascerne altri che aiutino questi giovani a vivere con un pizzico di tristezza in meno la loro vita lontano dalle loro radici.
Buon Natale a tutti e non perdetevi il calendario 2017, da oggi disponibile, che abbiamo preparato con tante foto storiche degli anni 30-40 (in testa all’articolo un bellissimo esempio, ndr) per le quali ringraziamo Titina e Bernardo Martullo, Enrico Tuozzi e Federico Corribolo.