Si vota domenica 4 dicembre dalle 7 alle 23 (Finalmente verrebbe da dire!): si vota per approvare le modifiche a 47 articoli (36 sono stati effettivamente modificati mentre gli altri lo sono stati “di riflesso”, “di conseguenza”).
La Riforma in realtà è già stata approvata, visto che l’iter previsto dalla legge è stato completato, tuttavia entrerà in vigore soltanto se vincerà il Sì al referendum, chiamato appunto “confermativo”, che è stato richiesto poiché nella seconda lettura non è stata raggiunta la maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti di ogni Camera, eventualità questa prevista dalla Costituzione all’art. 138 comma 2 («quando ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera»).
Il Referendum, essendo appunto di tipo confermativo, è senza quorum, quindi avrà valore indipendentemente dal numero delle persone che si recheranno alle urne, diversamente dal referendum abrogativo – come quello di aprile sulle trivellazioni, per intenderci.
Per votare serve la carta d’identità, o una tessera di riconoscimento di ordine professionale, ma con foto per l’identificazione. Sì anche alla tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare. Si può votare se si è in ospedale, casa di cura o luogo di ricovero, grazie ad apposita dichiarazione da presentare al sindaco del comune in cui si è iscritti nelle liste elettorali.
Il voto assistito in cabina è ammesso laddove ci siano disabilità che influiscono sulla capacità visiva o sul movimento degli arti superiori o, in generale, laddove l’impedimento fisico sia evidente, per votare in autonomia. In questo caso, si ha diritto a essere accompagnati nella cabina, da un altro elettore: quest’ultimo però può fare da accompagnatore per un solo diversamente abile, mai due o più. E si deve dimostrare l’avvenuto inserimento sulla propria tessera elettorale dell’annotazione di tale diritto, mediante apposizione del codice.
Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi, quindi alle ore 23.00, e così sarà anche per i voti espressi all’estero (circa un milione), anche se ovviamente queste schede saranno già arrivati alla sede deputata (un hangar della Protezione Civile a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma).
Ecco qui i titoli delle principali novità che si vuole introdurre: per una sintetica analisi dei singoli argomenti e per una comparazione del testo della Costituzione vigente con quello che si propone al popolo italiano per la riforma, leggi l’articolo Referendum del 4 dicembre, i contenuti.