Ci siamo il 4 dicembre è ormai vicino. Mi perdonino i frequentatori di casaledicarinola.net se ancora una volta ritorno sul referendum. Lo faccio perché convinto, oggi più di ieri, che abbiamo finalmente la possibilità di cambiare in meglio il nostro Paese. Credo che tutti lo dobbiamo alle future generazioni ed è un obbligo morale rendere loro il futuro meno complicato del presente.
Penso che a nessuno sia sfuggito il fatto che gran parte dei sostenitori del No, oltre alle urla ed alle invettive, nel contradditorio con il Sì non sono andati oltre. Nei confronti tra il Si ed il No abbiamo potuto constatare che i sostenitori del NO per svicolare dal merito della riforma si sono cimentati in dei veri e propri voli pindarici buttanto spesso la “palla in tribuna”. Difficilmente sono stati capaci di argomentare la loro posizione nel dire No non credendoci essi stessi.
Il fronte del NO è un’improbabile ed eterogenea compagnia di allegri saltimbanchi composta per lo più da astiosi, rabbiosi ed obsoleti attori il cui comun denominatore è un non celata antipatia e frustazione nei confronti di Renzi ed il suo giovane Governo, perché dove i vari Berlusconi, Salvini, Meloni, D’Alema, Brunetta, Fassina, e non pochi vari e balbettanti Costituzionalisti arruolati all’ultimo miglio, per trent’anni hanno fallito Renzi ed il suo Governo in tre anni, fronteggiando peraltro una difficilissima crisi economica, un esodo biblico ed un’Europa arroccata su rigide regole, sono riusciti a dare all’Italia la speranza di un cambiamento.
Certo si poteva fare meglio e forse di più ma bisogna dire, ad onor del vero, che il testo finale è anche frutto di una estenuante e lunga mediazione con gran parte dei personaggi che oggi lo rinnegano.
Altro motivo a monte: vi è una propaganda fuorviante ed ingannevole da parte dei Comitati del NO che carpisce la buona fede dei cittadini non intetessati o poco informati, creando in essi un vero e proprio stato confusionale. Com’è possibile parlare del Sì o del No quando ancora si afferma “mi dà fastidio di più il fatto che a cambiare la nostra amata costituzione lo faccia un Presidente non eletto da NOI POPOLO” sic!
Io invece voto Sì:
– perché penso che un ammodernamento della Carta Costituzionale è necessario (cosa che peraltro affermavano anche i Padri Costituenti);
– perché finirà l’andirivieni di una legge tra camera e senato;
– perché si avranno meno conflitti d’interesse tra Stato-Regione;
– perché diminuiranno i costi della politica;
– perché ci sarà un referendum propositivo al quale il Parlamento non potrà sottrarsi;
– perché non assisteremo più all’angosciante farsa come in occasione della rielezione del Presidente Napolitano;
– perché non avremo più in parlamento persone come Razzi;
– perché approvando la riforma ci mettiamo al passo con le più avanzate democrazie europee;
– perché il nostro Paese diventerà più agile e più semplice;
– perché i tanti detrattori e sostenitori del No “hanno applaudito” Napolitano quando li “schiaffeggiava” proclamando che accettava il secondo mandato alla sola condizione che si facessero le improcrastinabili riforme;
– perché non oso immaginare su che cosa dovrebbero ritrovarsi i vari: Salvini, Grillo, Berlusconi, Meloni, Casa pound, Brunetta, Fassina, D’Alema, Gotor, Scanzi, Travaglio ecc.
Infine, voto Sì perché amo il mio bel Paese, il più bello del pianeta !
Lorenzo Razzino
Comitato Bastaunsì Sicambiafuturo Carinola
12 thoughts on “Comitato BastaUnSì: il perché di un Sì”
Elenco delle speranze e e dei sogni. Grazie
Io voto NO
Aggiungo perché nel propagandare il si non può fare a meno di offendere chi vota no…..astiosi…saltabanchi ….ecc.
E poi tra i 63 governi in 70 anni c’è pure e proprio il governo Renzi che con una manovra di Palazzo “Enrico stai sereno”senza essere stato ai vota o bel programma e com deputato si catapulta al governo. Ma di cosa parlate ???
Io, invece, che appartengo “alle future generazioni” di cui lei parla e che vorrei davvero un futuro meno complicato del presente, riporto tre buone ragioni (anche se ce ne sarebbero molte, molte di più) per votare No al referendum.
1) Nel giorno delle elezioni, dal 1946, ci hanno sempre dato due schede: quella per la Camera e quella per il Senato. Se vincerà il sì, la scheda del Senato non ce la daranno più, perché i senatori se li nominano i capi partito attraverso i consigli regionali, luogo della peggiore classe politica (per intenderci, sono quasi tutti indagati, provi a fare delle ricerche su internet). Inoltre, come ben sa, l’Articolo 1 della Costituzione italiana recita: “la sovranità appartiene al popolo” che dovrebbe (uso il condizionale) significare che il popolo sceglie i suoi rappresentanti. Se non li sceglie, mi sa dire che popolo è?
2) I senatori, eletti anche per fare i consiglieri regionali o i sindaci, avranno l’immunità parlamentare. Ciò significa che, qualora dovesse vincere il sì, come lei auspica, si potrebbe verificare la situazione in cui ci saranno due sindaci di due comuni vicini, uno con l’immunità e l’altro no. È facile che allora si verifichi anche la condizione in cui il sindaco senza l’immunità parlamentare chiederà a quello con l’immunità di andare a riscuotere le tangenti perché altrimenti lo arrestano (come accade già attualmente, basti pensare al sindaco di Abano Terme, Luca Claudio, o a quello di Aci Catena, Ascenzio Maesano) mentre all’altro, con l’immunità, non lo possono arrestare.
3) Se vince il sì, i due strumenti di democrazia diretta vengono praticamente eliminati, in quanto per presentare una legge di iniziativa popolare attualmente servono 50 mila firme. Se il sì vincerà, ce ne vorranno 150 mila. Per il referendum sarà ancora peggio, poiché per indirlo si passerà da cinquecentomila firme ad ottocentomila, così da rendere impossibile sia la proposta di una legge di iniziativa popolare sia la raccolta di firme per il referendum. Questa lei me la chiama democrazia? Buonagiornata.
Ma il sig. Lorenzo Razzino a nome di quale PD parla..? ne fa ancora parte ?
se si presumo che appartiene alla corrente x il si, in quanto parte del PD la cosiddetta minoranza è per il NO. Minoranza che corrisponde al gruppo Bersani (e non solo), che rappresentava il PD alle scorse elezioni nell’alleanza Italia Bene comune. Insomma molta confusione sotto al sole e dentro il PD, confusione che si ritrova nella proponenda riforma costituzionale e che non può che farmi votare NO
Caro Signor Razzino sono una donna di 27 anni ,che ragiona,fortunatamente, ancora con la sua testa e dover leggere un articolo in cui lei praticamente definisce i “No” dei giocolieri rabbiosi e fuorvianti mi fa pensare che probabilmente lei non è molto diverso da noi!
Io personalmente non odio Renzi,lo preferivo semplicemente quando faceva il Sindaco!
Ma credo ci stia sfuggendo il punto fondamentale,ossia la Costituzione,queste non sono elezioni politiche,(forse qualcuno ha bisogno di legittimarsi!) stiamo per decidere su delle riforme che dovremmo tenerci e che io personalmente non approveró e non credo di essere migliore o peggiore di lei per questo!
Mi perdonate però, se prendo spunto dal vostro manifesto dei valori,per spiegare uno dei motivi per i quali voto no:
“La sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della Costituzione, nella
certezza che essa non è alla mercè della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di
imitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della
Costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a
colpi di maggioranza, anche promuovendo le necessarie modifiche al procedimento di revisione
costituzionale. La Costituzione può e deve essere aggiornata, nel solco dell’esperienza delle grandi
democrazie europee, con riforme condivise, coerenti con i princìpi e i valori della Carta del 1948,
confermati a larga maggioranza dal referendum del 2006.”
Ecco,penso non sia necessario aggiungere altro,questa è l’ipocrisia del PD!
#Iovotono
Saluti A.
Io voglio scegliere chi mi rappresentA non voglio un senato in cui i senatori siano espressione della casta politica senza nessun voto. Dopo essere stato definito accozzaglia va bene tutto. Voto NO
beh, diciamo che, anche per chi sia già di per sé intenzionato a votare sì, questo articolo poteva essere scritto meglio, nel senso che avrebbe potuto meglio presentare i vari punti della riforma ed essere meno offensivo per chi la pensi diversamente. detto ciò, #iovotosì.
Demagogia retorica e basta. La campagna del si.
#io voto no#
Onore al compagno Fidel Castro, eroe della lotta dei popoli contro lo sfruttamento capitalistico !!
Ha sta la victoria, siempre!!
-Cavallo pazzo-
Scusate se ho postato in un posto dove non c’entra, ma andava ricordato
io voto no, per un motivo semplicissimo,non so concepire maggiore sventura per un popolo che vedere riunito in una solo mano dei suoi governanti “il potere”
M. Sirio
Non capisco, mi adeguo, voto Si. Tex Willer
IO VOTO NO
VOTO PER LA DEMOCRAZIA
E’ BELLO STARE AL GOVERNO SENZA
ESSERE STATI ELETTI DAL POPOLO
HANNO PAURA DI NON TORNARCI PIU’
VOTATE NO